“Non ci interessa affatto del riconoscimento dell’Occidente. Certo, il mondo intero avrebbe fatto meglio ad affrontare questa nuova realtà, è inevitabile”, ha detto Lavrov.
Il principale diplomatico russo ha affermato che le annessioni si basano sul principio del diritto dei popoli all’autodeterminazione e che il regime ucraino di Zelensky, né la precedente amministrazione di Poroshenko ha rispettati i diritti dei popoli delle regioni annesse, commettendo contro di loro invece “gravi violazioni”.
“I residenti del Donbass non sono né saranno mai d’accordo sul fatto che le persone che hanno preso il potere illegalmente a Kiev rappresentino i risidenti del Donbass o di altre aree dell’Ucraina i cui residenti si legano indissolubilmente alla civiltà russa”, ha affermato il ministro degli Esteri russo.
Redazione Fatti & Avvenimenti