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Agrigento proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025

La Città di Agrigento proclamata al MIC di Roma dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano Capitale Italiana della Cultura 2025

Oltre ai sindaci delle città candidate presente la giuria presieduta da Davide Maria Desario composta da Isabella Valente, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese.

Agrigento è nota nel mondo per il suo patrimonio artistico e culturale e la stupenda “Valle dei Templi” premiata due anni fa dalla Federazione Internazionale dei Giornalisti di Turismo FIJET,su proposta del presidente italiano Giacomo Glaviano, con il “Golden Apple Award” – Oscar del Turismo – per avere registrato presenze superiori a Taormina.

“La candidatura di Agrigento a Capitale italiana 2025 – ha spiegato Sangiuliano leggendo le motivazioni della proclamazione – assume la relazione tra l’individuo, il prossimo e la natura coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità”.

“Il progetto – ha continuato il ministro – risponde all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio sarebbe il volano che valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione, promozione e di conseguenza di un successivo sviluppo socio-economico che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo individuale e comunitaria”.

Nel corso della cerimonia che si è svolta nella sala Spadolini il ministro Sangiuliano ha annunciato che dal prossimo anno i comuni si potranno candidare ogni anno per ospitare opere di arte contemporanea. “Avremo una Capitale dell’Arte contemporanea accanto alla Capitale della Cultura e alla Capitale del Libro, una splendida triade”.

L’Italia – ha concluso il ministro della Cultura – “ha due grandi pilastri su cui fondare la propria crescita: da una parte il genio italico dell’impresa, dall’altra la cultura dei nostri territori. Venezia, Firenze, la mia Napoli, ovviamente Roma, Milano, ma è nelle città più piccole che troviamo l’autenticità profonda dell’essere italiani. Gli italiani di oggi sono all’altezza della grande storia che è stata tramandata loro? Io auspico di sì”.

Questo il commento a caldo del Sindaco di Agrigento Francesco Miccichè: “Oggi non ha vinto Agrigento, non ha vinto la Sicilia ma ha vinto l’Italia: nel momento storico-politico in cui ci troviamo, avere scelto questo dossier, il cui progetto è incentrato sugli scambi culturali tra i popoli, sull’accoglienza, sulle relazioni tra le grandi etnie del Mediterraneo, è un grande atto di coraggio e di estrema sensibilità della commissione e di riflesso della classe in dirigente”.

“Mi rivolgo ai sindaci delle altre 9 città in gara – aggiunto il primo cittadino – non lasciamoci oggi, cerchiamo di creare una rete turistica nazionale dalla Val D’Aosta alla Sicilia. Facciamo come quelle nazionali sportive in cui gli atleti non si conoscono ma hanno tutti lo stesso comune obiettivo e sono legati da una cosa: l’essere italiani”.

Le città candidate per questa edizione Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

Fabrizio La Gaipa, amministratore delegato della DMO Distretto Turistico Valle dei Templi, non appena ricevuta la notizia ha detto “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Non solo un traguardo auspicato e raggiunto, ma anche l’inizio di un percorso che potrà meritatamente portare la città ad essere finalmente riconosciuta da tutti, quale luogo di cultura, d’arte e di storia, incastonata in una Sicilia sincera, bella e autentica.

È un obiettivo che Agrigento persegue da molti anni, durante i quali ha compiuto passi da gigante per riconquistare il suo posto tra le grandi città d’arte e cultura.Innanzitutto, con il Parco Archeologico della Valle dei Templi, che a piccoli passi, come pietre miliari, ha recuperato l’immagine del suo paesaggio e ha cominciato a lanciare agli agrigentini e al territorio messaggi di incoraggiamento a investire con risorse umane e materiali nel proprio futuro.

Altrettanto si deve all’Arcidiocesi che con grandissimo slancio ha insufflato in un tessuto urbano da tempo sopito, la voglia di cambiamento, coinvolgendo molti giovani in attività culturali e turistiche. Così come alle associazioni, illuminate da questo desiderio di riscatto, e al nostro Consorzio Turistico, che sulla Costa del Mito realizza ormai da oltre un anno obiettivi prima ritenuti irraggiungibili di promozione del territorio.

Agrigento oggi ottiene il riconoscimento per questo sforzo corale, che dà grande speranza. Un plauso e i complimenti al sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, presidente del Distretto Turistico Valle dei Templi e a tutta la squadra che ha così ben lavorato. Da adesso in poi occorrerà riunire tutte le migliori forze per onorare al massimo questo titolo”.

Agrigento merita di diventare Capitale italiana della Cultura 2025 aveva scritto in una accorata nota il presidente nazionale della Fijet Italia Giacomo Glaviano sulla città da premiare,conosciuta in tutto il mondo per la sua magnifica Valle dei Templi, divenuta patrimonio mondiale dell’Umanità.Il prestigioso riconoscimento – sottolineava – lo sta facendo con un dossier che non punta solo alla bellezza e a quello che ha,ma all’essenza del carattere degli agrigentini figli di Gellia, ovvero all’accoglienza verso il prossimo, l’ospitalità e la condivisione. Non trascura il suo territorio,nemmeno quello più lontano e più esposto come Lampedusa, e coinvolge tutte le eccellenze locali.

Per il giornalista Glaviano i quattro elementi dell’agrigentino Empedocle (Aria, Acqua, Terra e Fuoco)costituivano l’ossatura del dossier, rendendolo certamente unico nel suo genere, quindi da sostenere.

Nel compiacersi per la vittoria il presidente della Federazione Internazionale dei Giornalisti dichiara la massima collaborazione alla realizzazione delle iniziative per una ulteriore crescita del turismo e della cultura per promuovere tutta la sicilia, una terra ricca di storia e meraviglie che altre città ci invidiano e, nel contempo rafforzare la pace nel mondo in questo particolare momento.

di Adriana D’Incerto