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Alessandra Todde vince le elezioni in Sardegna: “Sono il primo presidente donna”. Delusione nel centro destra

Alessandra Todde sostenuta da Movimento Cinque Stelle e Partito democratico è la nuova presidente della Regione Sardegna: ha battuto dopo un estenuante testa a testa Paolo Truzzu sostenuto dal centrodestra unito

La candidata della sinistra, classe 1969 e originaria di Nuoro, ha conquistato il 45,3% dei voti, battendo Paolo Truzzu del centrodestra che si è fermato 45%. Molto staccati Renato Soru di Coalizione sarda che raccoglie un 8,7% e Lucia Chessa di Sardigna R-esiste con appena l’1%.

A comunicare la vittoria è stata la stessa Alessandra Todde nella sede elettorale del campo largo, a Cagliari, aggiungendo: “Sono molto contenta e molto orgogliosa, credo che oggi si possa scrivere una pagina di storia per la Sardegna”. Che l’epilogo potesse essere questo si è intuito quando poco dopo l’una di notte Giuseppe Conte leader dei cinquestelle è arrivato nel suo quartier generale, nonostante i dati di uno spoglio al contagocce le assegnano l’affermazione sul candidato del centrodestra Paolo Truzzu, dopo una giornata tutta al fotofinish. Anche Elly Schlein, segretaria del Pd si è precipitata in Sardegna: “Cambia il vento, c’era chi non scommetteva neanche che arrivassimo fino a qui. Quella che si profila è una vittoria dei sardi anzitutto” dichiara. “La Sardegna ha scelto la nostra Alessandra Todde. E’ la prima presidente di regione del M5s, la prima donna alla guida della Sardegna. E’ una giornata indimenticabile” aggiunge il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte.

La tendenza delle ultime ore, con i dati delle grandi città sono confluiti nel portale della Regione, hanno dato in vantaggio Alessandra Todde, candidata del campo largo a guida Pd-M5s. Tuzzo infatti ha perso proprio per non essere stato votato a Cagliari, città di cui è attualmnete sindaco. Una sconfitta pesante per il centro destra, che avrà ripercissioni sul futuro del governo nazionale, la premiere Giorgia Meloni ha imposto il suo candidato con un’arroganza tale che non può avere irritato gli altri partiti della coalzioni, im primis la Lega che voleva ricandidare il suo presidente uscente. Non resta che attendere l’ufficialità della vittoria che dato il margine risicato dei numeri, potrebbe portare ad un ricorso del centrodestra.