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Ambiente. Ugl, Messina: “Da impianto off shore Renexia nuove opportunità di reddito per pescatori e imprese di pesca”

“Da impianto off shore Renexia nuove opportunità di reddito per pescatori e imprese di pesca, ma occorre istituire il tavolo regionale di comparto”

E’ quanto ha dichiarato Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia a margine dei lavori della Commissione Ambiente del parlamento siciliano sul progetto della società Renexia che investirà 9,3 miliardi, dando occupazione nei primi cinque anni a 1100 lavoratori e a pieno regime ad oltre 700.

La necessità di approvvigionarsi da nuove fonti energetiche – continua Messina – ha spinto il governo nazionale a puntare sulla Sicilia come hub energetico, in una rinnovata centralità geopolitica e geoeconomica del Mediterraneo.

All’interno di questo nuovo scenario, determinato dalla pandemia e dalla guerra Russo Ucraina, si inserisce uno dei progetti già in cantiere per la produzione nel mar Mediterraneo di energia pulita attraverso l’impianto offshore promosso dalla società Renexia da installarsi ad oltre 40 miglia marine dall’isola di Marettimo in provincia di Trapani.

Nel corso dell’audizione della Commissione Ambiente dell’Ars, svoltasi presso la Sala Consiliare del comune di Mazara del Vallo, ho sottolineato la necessità della istituzione del tavolo tecnico regionale sul comparto pesca, così come concordato con i vertici Renexia il 24 novembre 2022 in sede di sottoscrizione dell’accordo sindacale a Palermo, per individuare interventi specifici a sostegno della marineria siciliana e trapanese in particolare, che verrà colpita dalla realizzazione dell’impianto offshore con la posa di 190 pale eoliche per la produzione di energia pulita.

Misure che dovranno riguardare l’individuazione di nuove zone di pesca, l’ammodernamento del naviglio ormai vetusto, così come la sostituzione dei motori con altri moderni e innovativi, meno impattanti e a basso consumo.

Occorrerà puntare anche su forme di reddito aggiuntivo attraverso l’impiego dei natanti da pesca e dei pescatori, opportunamente formati, nelle attività di manutenzione delle pale eoliche, prevista per 25 anni dall’avvio della produzione energetica e da realizzarsi nei periodi di fermo delle attività di pesca.

Queste ed altre misure dovranno essere condivise con i rappresentanti delle imprese di pesca e con le organizzazioni sindacali proprio all’interno del tavolo regionale pesca che auspichiamo l’assessore regionale alla pesca, Luca Sammartino, possa istituire nell’arco di qualche settimana”.