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Ancora decessi per malori improvvisi: Roberta, Stefano e Simone stroncati da infarti fulminati a 24 ore di distanza

Non si arresta la scia dei cosiddetti “malori improvvisi” in gente ancora giovane e apparentemente sana: Roberta, Stefano e Simone sono stati strappati agli affetti delle loro famiglie da infarti fulminati a 24 ore di distanza 


Roberta Cocco, 58 anni, di Quartu è morta il 16 Febbraio scorso a Cagliari, stroncata da un infarto fulminante.

La donna è stata stroncata da un infarto mentre stava per finire il suo turno di lavoro. Roberta stava pulendo le stanze dell’hotel Birkin nel rione della Marina, quando improvvisamente è stata colta da un malore improvviso, si è accasciata al suolo e non si è più ripresa. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra voltane per svolgere tutte le indagini del caso. Le cartelle cliniche dei medici del 118 sono chiare: “Decesso per cause naturali, infarto”. Roberta lascia due figli, di 23 e 30 anni e il marito, guardia giurata. Il fratello Carlo: “Non aveva problemi di salute, viveva per la sua famiglia”. Una vita tutta casa-lavoro-casa, intervallata solo dalle passeggiate al Poetto col suo cane, spezzata bruscamente da un infarto fulminante.

Stefano Finardi è morto la sera di mercoledì 16 Febbraio a soli 50 anni per un malore improvviso.

L’uomo, originario della frazione rivarolese, dove conservava legami di amicizia e famigliari, da alcuni anni viveva a San Silvestro di Curtatone dove lavorava nella macelleria di Nicholas Montaldi. Chi lo conosceva lo descrive come lavoratore instancabile, sempre disponibile e garbato con la clientela, tanto che si era ritagliato il ruolo di affidabile spalla del titolare. Lascia il padre Cesare, la madre Alba, il fratello Carlo e la sorella Mara. I funerali si svolgeranno oggi sabato 18 nella chiesa di Brugnolo.

Simone Alessi, chiamato il “gigante buono” è morto improvvisamente a 40 anni il 15 Febbraio scorso a Borgonovo in provincia di Monza.

La notizia dell’improvvisa scomparsa di Simone “Ciccio” Alessi, 40enne informatico padre di un figlio di 17 anni, ha lasciato letteralmente di stucco quanti lo conoscevano. Il 40enne mentre si trovava nella sua abitazione di via Roma è stato colto da un malore fatale che non gli ha lasciato scampo. Inutili i tentativi di soccorrerlo.

Nella cittadina Alessi era conosciutissimo e benvoluto da tutti. “Per noi era il gigante buono” ricorda un’amica. In vita Alessi aveva manifestato la volontà di donare tutti gli organi. Grazie al suo gesto, estremo, di generosità ora altre persone potranno avere una speranza in più di vita. Conosciuto nel mondo del calcio, per aver diretto squadre amatoriali, Alessi lascia il ricordo di una persona “gentile, socievole, aperta al prossimo” come ricordano in queste ore gli amici di una vita.