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Ati Idrico nel caos, La Rocca Ruvolo infuriata: “si perde solo tempo, si rischia di finire peggio di Girgenti Acque”


Finisce nel caos l’assemblea dell’Ati che si è svolta oggi con all’ordine del giorno la discussione sulla nuova forma di gestione del servizio idrico integrato

Dopo il sindaco di Favara Anna Alba, che si è dimessa da componente dell’assemblea dell’Ati e dell’intervento del sindaco di Ribera Carmelo Pace, che ha dato ragione alla collega, oggi anche il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, ha “tuonato” contro la gestione dell’Ati, di fatto – anche se non citata –  mettendo sotto accusa  il suo presidente Francesca Valenti.

“Evidentemente si continua a perdere tempo sulla nuova forma di gestione del servizio idrico integrato nell’Agrigentino, – scrive in una nota Margherita La Rocca Ruvolo – , l’Ati infatti non ha ancora provveduto all’accertamento dei requisiti tecnici previsti dall’articolo 147 del decreto legislativo 152 del 2006 per i comuni che hanno chiesto di gestire in proprio il servizio. Non ce l’ho con nessuno, ma così permane una situazione di stallo che non è più tollerabile, per questo mi farò promotrice di iniziative di protesta sia all’interno dell’assemblea dell’Ati ma anche all’esterno affinché venga risolta la questione nel più breve tempo possibile”.

Nell’assemblea dell’Ati che si è svolta oggi infatti, all’ordine del giorno c’era la discussione sulla nuova forma di gestione del servizio idrico integrato. Tra i requisiti richiesti dall’articolo 147 ai comuni per la gestione in proprio del servizio idrico le sorgenti ricadenti in parchi o aree naturali, la relazione sulla continuità nell’esistenza della gestione, la rispondenza dei parametri di qualità delle acque prelevate, i risultati del trattamento del refluo e il raggiungimento degli obiettivi di cui alla Direttiva 2000/60/CE.

“I 27 comuni che hanno consegnato le reti – aggiunge il sindaco di Montevago – devono sapere al più presto che tipo di società costituire per non finire nella stessa situazione di prima senza risolvere nulla. Abbiamo quindi la necessità di uscire da questa situazione per organizzarci, così non si può andare avanti, è ormai da parecchio tempo che attendiamo di capire quali comuni potranno gestire in proprio il servizio e quali no, non possiamo rimanere bloccati e fare riunioni che non portano a nulla”.

“Con il commissariamento di Girgenti Acque – conclude La Rocca Ruvoloabbiamo un’occasione storica per poter gestire al meglio il servizio idrico, mi batterò affinché questa occasione venga colta, non si può più perdere tempo prezioso, dobbiamo dare ai cittadini un servizio più efficiente e meno costoso”.

La riunione era stata indetta per trovare soluzioni condivise tra i sindaci e i commissari straordinari, presenti alla riunione, ma dopo l’intervento di apertura del sindaco di Sciacca Francesca Valenti, nella qualità di presidente, gli animi si sono surriscaldati fino a rasentare il caos. a seguito del quale è arrivato il duro intervento di La Rocca Ruvolo, al quale è seguito quello del sindaco di Palma di Montechiaro, Castellino, che ha messo fine  all’incontro, chiuso repentinamente senza adottare alcun tipo di decisione, con – un ennesimo – rinvio ad un’altra prossima seduta.