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Ati. Sindaco Anna Alba: “Ati immobile, questione non consegnatari reti a punto morto, Sindaco Valenti sapeva”


Il sindaco di Favara non le manda a dire: “Dimissioni e proteste inaspettate? Tutto il mio percorso dall’Ati è dimostrato dai verbali, ad un certo punto mi sono accorta che non aveva senso restare nel CdA Ati”

Intervista al sindaco di Favara Anna Alba

Intervista al sindaco di Favara Anna Alba su dimissioni dal Consiglio Direttivo dell’ATI IDRICA: "Ati immobile, il sindaco Valenti ha memoria corta, sapeva tutto"

Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Mittwoch, 24. April 2019

Non si fermano le polemiche dopo le “dimissioni di protesta” dal CdA Ati del sindaco di Favara Anna Alba. La notizia delle dimissioni è saltata fuori ieri, benché in realtà risalissero a poco prima di Pasqua.

Le dimissioni hanno scatenato un vero e proprio terremoto all’interno dell’Ati. Se il sindaco di Ribera Carmelo Pace infatti ha accolto con favore le “dimissioni di protesta”, sfruttandole per alzare i toni sull’immobilismo dell’Ati e sul bisogno di collaborare per affrontare la questione della gestione Idrica dato soprattutto il caro bollette, dall’altra parte, il Presidente Ati e sindaco di Sciacca Francesca Valenti si sarebbe detta sorpresa da queste dimissioni che sarebbero state “impreviste ed immotivate”. 

I motivi principali delle dimissioni sono due: il gruppo dei 16 comuni non consegnatari delle reti idriche che farebbero addirittura “propaganda” su un’azione definita illegale e l’immobilismo dell’Ati che lavorando lentamente consente ai comuni non consegnatari di proseguire sul loro cammino nelle more della procedura di valutazione della gestione diretta prevista appunto all’articolo 147 dalla legge sull’acqua approvata dall’Ars nel 2015, che precisiamo, garantirebbe ai comuni di gestire gli impianti,  non le risorse che sono e restano dello Stato.

Per il sindaco Alba infatti si starebbe solo perdendo tempo in gran parte dei casi, a suo giudizio infatti, solo 2 o 3 Comuni non consegnatari sarebbero in regola con la normativa, agli altri mancherebbero importati infrastrutture – come adeguato sistema fognario – che impedirebbero la gestione diretta.

Tuttavia, per il Presidente-Sindaco Francesca Valenti l’Ati lavora benissimo e speditamente, posizione però che il sindaco Alba contesta con forza: “Forse il sindaco di Sciacca ha memoria corta, io ho più volte ribadito nelle riunioni di cui è possibile prendere i verbali, che qualora non si fosse accelerato sulla procedura di valutazione del 147, io non sarei stata più disposta a garantire l’azione illegale dei Comuni non consegnatari”. Insomma, altro che “lavori piuttosto spediti”.

Lapidarie le conclusioni di Alba: “Io non posso essere complice di questa aberrazione”, ricordando come a breve l’Ati si dovrà riunire anche con i sindaci non consegnatari delle reti per stabilire una tariffa che paradossalmente sarà spalmata solo sui comuni che le reti le hanno consegnate.