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Caltanissetta. 17enne bruciava le auto degli amici della sua ex: 34 i capi d’imputazione tra cui violenza sessuale


Un giovane non sopportava la fine della sua relazione e per vendicarsi di coloro che reputava responsabili, gli incendiava le auto: arrestato, dovrà rispondere di 34 capi di imputazione tra cui sequestro di persona e violenza sessuale

Immagine di repertorio

Un 17enne di Caltanissetta, è stato arrestato dalla Squadra mobile in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale per i minorenni. Sono 34 i reati che gli vengono contestati, oltre ai numerosi atti incendiari, si aggiungono il sequestro di persona e la violenza sessuale, oltre allo stalking e alla violenza privata.

Le indagini sono scattate nel maggio del 2016, quando due giovani, dopo una segnalazione, furono beccati dalla polizia mentre erano intenti a dare fuoco a un’auto in via Lunetta. Il giovane fu fermato dagli agenti insieme a un altro minorenne e nel suo portafoglio fu rinvenuto un foglietto sul quale erano annotati i modelli di 20 vetture e di 2 ciclomotori e nei primi tre mezzi dell’elenco, accanto c’era la scritta “fatto”, che corrispondevano a macchine incendiate a Caltanissetta nello stesso mese.

I successivi accertamenti permisero di scoprire che i proprietari delle vetture bruciate, erano tutti parenti o amici dell’ex fidanzata del giovane incendiario, che, grazie all’intervento del fratello, era riuscita a porre fine alla sua relazione con il 17enne.

Secondo il procuratore di Caltanissetta, Laura Vaccaro, il giovane per dare alle fiamme le vetture, ha coinvolto diversi ragazzi di età inferiore ai 14 anni, che “è riuscito ad asservire totalmente al proprio volere contrastando i loro dinieghi con continue minacce e atti reiterati di inaudita violenza che, quasi sempre, sotto forma di “avvertimenti” in pieno stile mafioso, indirizzava anche nei confronti dei loro genitori, ora dando fuoco alle loro auto, ora introducendosi in casa e lasciando scritte sulle pareti, fino al punto da costringerli a lasciare la città”.

Per un minore, in particolare, la Procura ha chiesto, in via cautelativa, l’inserimento in una comunità lontana dal territorio. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip contesta il sequestro di persona, consumato e tentato, ai danni di due minori e reiterate violenze sessuali a una minore, confermando, però, l’impianto accusatorio della Procura e riconoscendo la fondatezza di ben 34 ipotesi di reato contestate tra cui quattro condotte di atti persecutori e sei atti incendiari di altrettante vetture.

Il procuratore infine aggiunge: “Particolari e gravi gli atti persecutori e le reiterate violenze sessuali realizzate nei confronti dell’ultima fidanzata minorenne i quali, oltre a confermare una personalità criminale e pericolosa, hanno aperto un ulteriore agghiacciante squarcio sulla capacità del minore di trasfondere anche all’interno delle proprie relazioni sentimentali tutta la sua aggressività, prepotenza, violenza fisica e verbale, unita a morbosa possessività”.