“Follia utilizzare 350 mila euro dell’imposta di soggiorno per una festa paesana come il carnevale di Sciacca”.
Lapidarie e senza appello le parole durissime del presidente di Aeroviaggi, Antonio Mangia, questa mattina affidate alle pagine de La Sicilia con un articolo a firma dell’amico e collega Giuseppe Recca.
Un attacco durissimo, ma che non giunge inaspettato quello dell”imprenditore palermitano che ricordiamo, a Sciacca possiede l’ex complesso alberghiero della Sitas – Sciacca Mare al Savareto; cosa che lo porta in solitaria a versare quasi la metà dell’imposta di soggiorno percepita dal Comune di Sciacca, con un complessivo 1 milione e 300 mila euro versati negli ultimi 4 anni dai suoi 4 alberghi.
“La metà dei 700 mila euro che incassa il Comune di Sciacca servono per finanziare il Carnevale è una scelta sbagliata per una festa che si svolge in inverno, dura solo tre giorni e non porta turisti. – afferma – Sarebbe bene utilizzare almeno una piccola parte di questi proventi per abbellire la città e sistemare le strade che conducono alla zona degli alberghi che sono dissestate”.
“Purtroppo a Sciacca non c’è la mentalità di fare turismo e valorizzare le risorse disponibili, è un vero peccato”. Insomma un attacco davvero duro e pesante verso l’amministrazione saccense che deve fronteggiare i malumori attorno al Carnevale non solo nel mondo politico ed elettoriale, ma adesso anche in quello dell’mprenditoria.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.