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Casa venduta all’asta e famiglia con tre disabili di cui un 91enne sfrattata: la legge non conosce “pietà”


La nostra società si è evoluta, ma forse ha perso il senso dell’umana pietà, ma sopratutto quello della dignità. Una famiglia con tre persone disabili sta per essere sfrattata dalla loro ex casa venduta all’asta, ma questa volta non c’entrano le banche.

Accade a Palermo, in una abitazione di via Diana 5, nel quartiere di Partanna Mondello, dove vive la famiglia Lucido composta da un padre di 91 anni immobilizzato a letto, la madre di 84 anni cardiopatica con problemi neurologici e la sorella inabile al 70 per cento. La brutta storia nasce da una controversia della famiglia con una parente, che ha avviato un procedimento civile, conclusosi con la vendita all’asta dell’alloggio, che poi si è aggiudicato.

La famiglia Lucido ha presentato opposizione, ma con le nuove leggi – quelle del governo Renzi – le vendite sono velocissime e il giudizio di merito sarà discusso in appello il 17 marzo 2018, molto tempo dopo dell’ordinanza di rilascio dell’immobile, che sarà eseguito, con l’intervento delle forze dell’ordine, il 5 gennaio.

A tutto ciò si aggiunge la perizia di un medico legale, che ha stabilito che l’anziana coppia può essere portata via in “barella”, beh, non per fare polemica, “anche i morti”.

Daniela Lucido, insegnante precaria e figlia della coppia dice: “Versiamo in una disperazione assoluta, non sappiamo dove andare”, poi aggiunge: “Dal punto di vista economico siamo disperati. E non vorrei lasciare i miei genitori al loro destino, magari in una struttura di assistenza pubblica”. Strazianti le parole dell’anziano padre disabile: “Fatemi morire qui”.