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Caso Kara-Murza. Mosca convoca gli ambasciatori di Usa, Gb e Canada: “Interferenza negli affari interni”

La convocazione segue le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova che aveva criticato le dure dichiarazioni dei tre ambasciatori sul caso dell’editorialista Vladimir Kara-Murza, condannato a 25 anni di carcere come agente straniero in Russia

Nuova grana tra Russia e Occidente. “Gli ambasciatori di Stati Uniti, Regno Unito e Canada sono stati convocati al ministero degli Esteri per palesi interferenze negli affari interni della Russia e attività incompatibili con lo status diplomatico”. E’ quanto si legge nella nota del Ministero russo.

Lo scontro diplomatico riguarda il caso della condanna a 25 anni di carcere per l’editorialista ed attivista politico Vladimir Kara-Murza, accusato di essere un traditore ed un agente straniero in Russia che ha diffuso fake news sulla guerra. Nello specifico, tra le altre accuse, Kara-Murza a marzo 2022 ha tenuto un discorso alla House of Representatives dell’Arizona in USA, in cui ha affermato che l’esercito russo “ha bombardato aree residenziali, infrastrutture pubbliche, tra cui reparti di ostetricia, ospedali e scuole”. L’accusa di alto tradimento è relativa, invece, ai discorsi tenuti a Lisbona, Helsinki e Washington, nei quali Kara-Murza ha parlato di persecuzione politica e censura in Russia.

La difesa di Kara-Murza ha dichiarato di voler impugnare la sentenza in appello. Il suo avvocato dice che la condanna “non ha niente a che fare con la giustizia”. Kara-Murza, che ha la cittadinanza russa e britannica e ha studiato all’Università di Cambridge, è stato arrestato nell’aprile 2022.

Sulla faccenda USA, Gb e Canada sono intervenute a gamba tesa. Londra ha convocato l’ambasciatore russo poichè Kara-Murza ha anche passaporto inglese: “La mancanza d’impegno della Russia nella protezione dei diritti umani fondamentali, inclusa la libertà di espressione, è allarmante”, ha affermato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly in una dichiarazione, riportata dal Guardian. “Continuiamo a sollecitare la Russia ad aderire ai suoi obblighi internazionali, compreso il diritto di Vladimir Kara-Murza a un’assistenza sanitaria adeguata”.

Durissimi anche gli Stati Uniti, che hanno attaccato la Russia per la condanna del giornalista: “E’ una campagna di repressione”, hanno dichiarato dall’amministrazione Biden.

Per il Cremlino si tratta di “ingerenza diretta negli affari interni della Russia”. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che Mosca considera inaccettabili le parole dell’ambasciatore britannico a Mosca Deborah Bronnert e ha messo in guardia Londra dal politicizzare le questioni internazionali sui diritti umani.

Zakharova ha anche bollato gli appelli degli inviati statunitensi e canadesi per il rilascio di Kara-Murza come “l’apice del cinismo”, dicendo che gravi violazioni dei diritti umani e la persecuzione dei dissidenti avvengono nei loro paesi, chiaro il richiamo in particolare a Julian Assange.