Redazione F e AUna notizia che lascia perplessi gli stessi investigatori: malviventi si sono introdotti scassinando una finestra della casa di campagna del nipote di Matteo Messina Denaro, portando via svariati oggetti.
Il fatto apre interrogativi tra gli stessi investigatori. Se il furto fosse stato perpetrato nell’abitazione di una qualsiasi persona, probabilmente non ne avremmo nemmeno dato notizia, ma che qualcuno si permette di fare uno “sgarro” simile, a colui che è considerato l’attuale capo dei capi di “Cosa nostra”, non è cosa di tutti i giorni.
Secondo gli inquirenti le ipotesi possono essere due. O i malviventi, non erano a conoscenza di chi fosse il proprietario della casa e quindi, si è trattato di un semplice furto ad opera di balordi, oppure, si è trattato di un messaggio al latitante. E qui potrebbero scatenarsi reazioni difficili da prevedere. In ogni caso per i ladri, i giorni a seguire, non saranno sereni.
Ma torniamo al furto. La casa rurale – al momento disabitata – si trova in contrada Strasatto, a Castelvetrano ed è di proprietà di uno dei nipoti del boss latitante Matteo Messina Denaro, Francesco Guttadauro, al momento in carcere al 41bis, al pari del padre, Filippo, che è fratello di Giuseppe Guttadauro, accusato di essere il capomafia del quartiere Brancaccio di Palermo. Insomma non proprio gente a cui andare a “pestare i piedi”.
Ad avvisare i carabinieri del furto, avvenuto oggi, è stata la madre di Francesco Guttadauro e sorella del latitante, Rosalia Messina Denaro.
Secondo la ricostruzione dei militari, i malviventi, dopo avere forzato gli infissi dell’abitazione, hanno rubato oggetti vari, alcuni anche di valore, di cui deve ancora essere fatto l’inventario, poi hanno ammucchiato mobili al centro della sala come se volessero dare fuoco – questo particolare sembrerebbe un segno di intimidazione mafiosa – e infine strappato i cavi di rame del sistema elettrico.
I carabinieri che indagano sulla vicenda, al momento non escludono alcuna ipotesi.
