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Catania. Arrestate tre badanti rumene: hanno prosciugato un conto da 300 mila euro ad anziana


La Polizia ha arrestato tre cittadine rumene, Luminita Fita di 49 anni e le due figlie, Lucretia Elena Fita di 30 anni e Anca Cornelia Fita di 32 anni, con l’accusa di ‘”circonvenzione d’incapace” nei confronti di un’anziana donna italiana

Secondo la Procura della Repubblica di Catania, le tre indagate, nel periodo che va dall’inizio del 2017 a fine del 2018, si erano fatte consegnare denaro e assegni per l’ammontare di circa 300 mila euro. Le indagini furono avviate dopo la denuncia di un parente dell’anziana donna, il quale affermava che l’attuale vittima nel 2012, dopo una rovinosa caduta, si era trovata, insieme al marito, nella necessità di ricevere assistenza continua, così tramite un conoscente, prese in casa le tre rumene come badanti.

Dopo la morte del marito l’anziana donna, che usciva raramente di casa, tenne al suo servizio le tre rumene, le quali, nel corso degli anni, fecero in modo di farle “tagliare” i contatti con parenti, amici e vicini di casa, così che quando l’anziana donna doveva recarsi presso la banca dove era correntista, lo faceva sempre accompagnata dalle badanti rumene.

Gli inquirenti dopo un’intensa attività investigativa, suffragata da un’analisi certosina della documentazione bancaria acquisita, hanno accertato la situazione di totale assoggettamento dell’anziana donna da parte delle tre cittadine rumene, le quali, dopo aver ottenuto la sua fiducia e abusando della menomazione della sua facoltà di discernimento, per anni hanno sfruttato il suo “stato di vulnerabilità” per prosciugarle il patrimonio attraverso dazioni di denaro contante, bonifici ed emissione di assegni sui loro conti correnti, atti di disposizione patrimoniale che l’anziana donna, in condizione di normalità, non avrebbe compiuto.

Dopo le formalità di rito le tre cittadine rumene sono state sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.