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Catania. Nigeriano pesta a sangue per 7 euro: In Italia per motivi umanitari, ma con precedenti per violenza sessuale


In Italia dal 2014 grazie a un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ha picchiato a sangue un connazionale per sottrargli appena sette euro

Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, agenti della sezione Volanti della Polizia di Stato di Catania hanno arrestato il cittadino nigeriano JANKO Lamin, cl. 1997 per il reato di rapina aggravata in concorso e lesioni.

Erano circa le 14,30, quando i poliziotti che stavano pattugliando le viuzze del quartiere San Berillo Vecchio hanno udito delle urla di dolore provenienti da uno dei vicoli della zona: scesi immediatamente dall’auto, gli agenti si sono messi immediatamente in perlustrazione, per di verificare quanto stesse accadendo. A un certo punto, si sono imbattuti in un giovane di colore, steso in terra e sanguinante, che urlava per attirare l’attenzione; attorno a lui altri tre giovani, anch’essi stranieri. La vista dei poliziotti ha subito innescato un fuggi fuggi generale che, però, non ha dato scampo allo JANKO che è stato immediatamente raggiunto e bloccato.

La vicenda è stata presto ricostruita: il terzetto aveva violentemente malmenato e rapinato del portafogli, contenente appena sette euro, il giovane stesso a terra, un nigeriano richiedente asilo.

Il portafogli, peraltro con ancora il denaro dentro, è stato rinvenuto dagli agenti nel risvolto dei jeans indossati dal rapinatore bloccato: un nigeriano senza fissa dimora, con a carico precedenti per violenza sessuale e lesioni, presente in Italia già dal 2014 e provvisto di permesso di soggiorno per motivi umanitari.

L’uomo, su disposizione del P.M. di turno, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza a Catania.