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Catanzaro attacca Conte e Toninelli sulla SS 640. Mangiacavallo: “Ci vorrà tempo per sistemare i danni del PD”


Il premier Giuseppe Conte e il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, oggi hanno visitato il cantiere della Cmc sulla Statale 640 Caltanissetta-Agrigento fermo da mesi

“L’obiettivo è completare la statale 640 Agrigento-Caltanissetta nel giugno 2020”. Queste le dichiarazioni del premier, con le quali ha annunciato formalmente lo sblocco dei lavori. Parole che pare, non sono piaciute all’On. Michele Catanzaro, che a stretto giro gli ha inviato una lettera.
“Al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli – scrive Catanzaro – oggi sulla strada statale 640 Caltanissetta -Agrigento, vorrei solo ricordare che l’ennesima inaugurazione di un cantiere non risolverà certo il problema della viabilità in una provincia, unica in Italia, senza nemmeno un metro di autostrada”. Che poi ha aggiunto Non vorrei che fosse l’ennesima passerella tanto più che la visita ha escluso tratti della stessa statale 640, pochi km più a valle, da tempo teatro di erosione accelerata e crolli”.
Infine ha fatto un lungo elenco delle condizioni della viabilità delle strade agrigentine, che definire pessime non da il senso della tragedia.

Le dichiarazioni dell’On. Catanzaro, hanno subito ricevuto la replica del suo collega all’Ars On. Matteo Mangiacavallo: “Sorprende l’intervento del collega Michele Catanzaro che tenta di entrare a gamba tesa sul governo Conte, impegnato su più fronti da soli 12 mesi. È solo l’inizio e ci vorrà tempo per rimediare ai danni causati dalle scelte degli ultimi governi, in buona parte sostenuti dal PD, che hanno investito solo gli spiccioli nelle infrastrutture siciliane. Quando si fanno certe considerazioni in pubblico si deve fare attenzione perché la gente ha memoria e non è stupida. Come d’altronde si evince dagli stessi commenti al suo post”.

Ma sulla questione interviene anche l’altro deputato all’Ars Giovanni Di Caro: “Proprio oggi, in Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’ARS, con i rappresentanti degli imprenditori edili siciliani, abbiamo analizzato le proposte di modifica sulla normativa in materia di appalti. Gli unici deputati assenti erano quelli del PD. No non c’era neanche il collega Michele Catanzaro. Sapete perché?
In Sicilia a causa di una delle tante lacune dell’art. 97, comma 2, letto a), b), c), d), e) e comma 8 del D.Lgs. n. 50/2016 le imprese sono costrette ad applicare ribassi d’asta che superano il 45%.
L’alta percentuale dei ribassi d’asta ha conseguenze devastanti per i lavori pubblici in Sicilia: le opere, nella maggioranza dei casi, non risultano essere realizzate a regola d’arte; tanti lavori non vengono portati a termine; con numerose imprese aggiudicatarie si generano contenziosi con gli enti committenti; agli operai, spesso, non viene garantito il rispetto delle norme sulla sicurezza, e, in non pochi casi, nemmeno il regolare pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi. Questa è una delle cause principali del blocco dei lavori sulla SS 640: il concordato CMC è dovuto principalmente a l’alta percentuale di ribasso applicato allora dall’impresa (40%)
Il M5S Sicilia pur non essendo al governo della Regione, con una legge regionale del 2014 provò a scardinare questo metodo di aggiudicazione “criminogeno” e perverso. La legge però fu impugnata dal governo in carica di allora: guarda caso il Governo Renzi (PD). Sempre il governo Renzi diminuì le percentuali remunerative di un’impresa che dichiarando concordato deve riconoscere ai creditori (imprese subappaltatrici e fornitori). Nel caso della CMC questa è una delle cause principali dei fallimenti e interruzioni dei lavori delle piccole imprese che hanno eseguito i lavori sulla SS 640. Chi è stato causa di centinaia di fallimenti di imprese edili non può certo proporsi per risolvere problemi causati dal suo stesso partito. Ecco perché nessuno del PD all’ars oggi era in commissione IV. Ecco perché il collega Catanzaro farebbe bene a riflettere prima di parlare di passerelle”.

Infine sul tema dell’erosione costiera in provincia di Agrigento, – dicono Mangiacavallo e Di Caro – a ridosso della SS640, il M5S Sicilia ha presentato una mozione per impegnare il governo regionale ad un necessario, immediato ed urgente intervento.