⦿ Ultim'ora

Cremlino: “Omicidio del reporter di guerra Tatarsky è atto di terrorismo, Putin potrebbe assegnare premio postumo”

Il Presidente Putin è stato informato con urgenza dell’omicidio del giornalista ieri, il comitato investigativo ha ufficialmente riqualificato il caso come attacco terroristico, il numero delle vittime ferite è salito a 33

L’assassinio del giornalista di guerra Vladlen Tatarsky è “un atto terroristico” e il presidente russo Vladimir Putin è stato immediatamente informato dell’atteanto. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

“Questo è un atto terroristico, abbiamo visto la dichiarazione del Comitato Nazionale Antiterrorismo. Ora c’è una fase attiva dell’indagine”, ha aggiunto Peskov, sottolineando che “ci sono prove, a giudicare dalla dichiarazione del Comitato nazionale antiterrorismo, che i servizi speciali ucraini potrebbero essere coinvolti nella pianificazione di questo attacco terroristico”.

Rispondendo poi a una domanda di chiarimento se il presidente fosse a conoscenza, ha assicurato: “Ieri è stato subito informato sull’argomento”.

Intanto è arrivata questo pomeriggio la notizia che il comitato investigativo della Russia ha ufficialmente riqualificato il procedimento penale sull’esplosione a San Pietroburgo come un attacco terroristico.

Dalle indagini è al momento emerso che “la pianificazione e l’organizzazione del crimine è stata effettuata dal territorio ucraino. Nel frattempo, Daria Trepova, che aderisce all’opposizione, è una sostenitrice della Fondazione anticorruzione” di Aleksej Navalnyj.

Proseguono adesso le indagini sull’attentato, con gli inquirenti al lavoro per individuare l’intera catena di persone, coinvolte nell’attentato: dagli esecutori ai mandanti. Nel frattempo il numero dei feriti dell’attentato è salito a 33 persone, di cui 8 hanno subito gravi ferite.