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Da Kiev Budanov dà ragione a Putin: “Navalny è morto per un coagulo di sangue. Purtroppo, è una morte naturale”

“Devo deludervi, ma sappiamo che Navalny è morto per un coagulo di sangue. Purtroppo, è una morte naturale”

Lo ha detto il capo dell’intelligence ucraina, il generale Kirill Budanov, acerrimo nemico di Vladimir Putin. Alla Russia sul decesso del dissidente Alexei Navalny ,arriva un appoggio inaspettato, niente meno che dal suo peggiore nemico, che conferma le dichiarazioni di Mosca, che sin dal primo momento aveva parlato di morte naturale.

Un assist al Cremlino, che potrebbe avere il doppio fine per un apertura per un possibile negoziato. La dichiarazione di Budanov però, vanificano le accuse della famiglia del dissidente e anche della maggior parte dei giornalisti d’inchiesta, chefin dal primo momneto senza alcuna prova, hanno puntato il dito contro il Cremlino, asserendo che Navalny è morto a causa delle detenzioni disumane, forse aiutate da percosse e tecniche in uso ai servizi segreti come il “pugno al cuore” per provocarne la morte facendo finta che sembrasse naturale.

Questa dichiarazione non influisce sul funerale di Alexei Navalny,  ancora non c’è nessuna informazione  su dove e quando si terranno e soprattutto sulla forma. La madre e la moglie di Navalny sulla questione sono state oltremodo chiare. L’obiettivo è dare la possibilità alle tante persone che hanno apprezzato l’opera di denuncia e opposizione a Putin del defunto di poterlo salutare in maniera degna. L’ipotesi però piace poco al Cremlino, le esequie pubbliche infatti potrebbero trasformarsi in una manifestazione di protesta, e la tomba del politico di opposizione in un vero e proprio monumento alla resistenza e a poche settimane dalle elezioni nazionale, che comunque Putin vincerà, questo scenario per Mosca è inaccettabile.