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Morto il soldato Usa che si è dato fuoco davanti all’ambasciata d’Israele a Washington: chiedeva “Stop genocidio Palestina”

È morto in ospedale, per le gravi ustioni riportate, Aaron Bushnell, il soldato dell’aeronautica americana in forza alla US Air Force, che si è dato fuoco davanti all’ambasciata israeliana a Washington per protestare contro il “genocidio in atto in Palestina”

Lo riporta il quotidiano israeliano Ynetnews. Il militare ha registrato la scena mentre si cospargeva di liquido infiammabile e invitava a “liberare la Palestina e allo stop al genocidio “. Il video è stato condiviso sui social media. Aaron Bushnell, si è dato fuoco in segno di protesta davanti all’ambasciata di Israele a Washington. Quando sono arrivati i vigili del fuoco, le fiamme erano state già spente dai membri dei Servizi di sicurezza americani e il 25enne, come riportato dalla Cnn, è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravi, ma non c’è l’ha fatto ed è deceduto poche ore dopo.

L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri al numero 3500 di International Drivee Northwest, il cuore del quartiere ‘diplomatico’ della Capitale, quando una persona si è avvicinata all’ingresso dell’ambasciata. Gli addetti alla sicurezza gli hanno chiesto se avesse bisogno di qualcosa, ma a un certo punto l’uomo si è dato fuoco. Le immagini del manifestante avvolto dalle fiamme sono state pubblicate su Twitch.

Il militare, vestito in abiti da combattimento, aveva dichiarato: “Io non voglio più essere complice del genocidio”, riferendosi al massacro di migliaia di palestinesi nella Striscia di Gaza da parte delle forze militari israeliane.