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Deriva autoritaria in Moldavia. L’Alta Corte dichiara incostituzionale il partito di opposizione Shor: “è troppo russo”

La Corte costituzionale della Moldavia ha dichiarato incostituzionale il partito di opposizione Shor, colpevole di guardare a Mosca e non all’Europa

Il momento in cui il presidente della Corte Costituzionale, Nicolae Rosca, dichiara “incostituzionale” un partito che alla presidente Maia Sandu non piace

Lo riporta l’agenzia Moldpres. La sentenza è stata emessa ieri dopo più di un mese di inchieste. La decisione è inappellabile ed è entrata in vigore immediatamente dopo l’annuncio. L’inchiesta è stata avviata il 10 maggio sulla base di una richiesta presentata dal governo filoeuropesista guidato dalla premier Maia Sandu che ha presentato prove che dimostrerebbero come Shor avrebbe corrotto gli elettori e i partecipanti alle proteste. Accuse che appaiono inverosimili, secondo il governo dunque il partito Shor avrebbe portato di forza migliaia di persone alle urne costringendole a votare per loro e altre migliaia di persone a protestare con cartelloni e altoparlanti nelle piazze. Operazione che materialmente è difficile da fare.

I parlamentari di Shor ovviamente hanno respinto le accuse, definendole “politiche” e durante la pronuncia della sentenza hanno inscenato una protesta fuori dall’edificio della Corte costituzionale.

“La messa al bando del partito Shor è il primo caso in Europa, in cui un partito viene dichiarato incostituzionale per le sue idee politiche, è rappresenta un pericoloso precedente”, ha commentato la deputata Marina Tauber di Shor, specificando che “Non tutti i giudici hanno appoggiato questa decisione senza precedenti. Siamo il primo Paese in Europa in cui viene liquidato un partito di opposizione. Ci stiamo facendo conoscere in tutto il mondo per decisioni vergognose, corruzione, illegalità e pericolosi precedenti”.

Chiaro invece l’obiettivo del governo: “La Russia è una minaccia per molti anni a venire, e il Cremlino stava preparando il rovesciamento del potere in Moldavia” ha dichiarato la presidente moldova Maia Sandu, aggiungendo: “La Russia ha pianificato di tentare di rovesciare il governo della Moldavia”, insieme a gruppi criminali guidati da alcuni moldavi. Ma, grazie al fatto che sapevamo di questi piani e le nostre istituzioni sono state in grado di rispondere rapidamente, ciò non è accaduto ” ha dettola presidente in un’intervista a DW.

Sandu ha anche affermato che l’obiettivo finale di Putin è “solo quello di espandere l’impero… Forse l’URSS o anche di più, ma ovviamente questo è per aumentare il territorio del suo paese, che è già abbastanza grande”. Parole chiare che dimostrano che l’intento della presidente è stato quello di eliminare per vie non democratiche un partito che alle prossime elezioni i sondaggi davano per vincente.

Grigory Karasin, capo del comitato internazionale del Consiglio della Federazione Russa, ha affermato che Mosca sta seguendo da vicino i tentativi delle forze distruttive di aggravare la situazione in Moldavia: “Azioni come la messa al bando del partito di opposizione Shor sono pericolose e un’Ucraina altrettanto problematica è vicina”. Dichiarazione che lascia intendere la cosa potrebbe non finire qui.