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Dimitry Medvedev alla vigilia dell’11 Settembre: “Usa si aspettino attacco terroristico o militare nucleare”

Il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dimitry Medvedev affonda duro alla vigilia dell’11/09, data della strage delle Torri Gemelle

Durissimo messaggio dell’ex presidente russo Dimitry Medvedev su Telegram, alla vigilia dell’attacco alle Torri Gemelle, dove “prevede” un altro gravissimo attacco terroristico agli Stati Uniti, giustificandolo con la “cafonaggine” e il “disgustoso narcisismo” dei Paesi occidentali.

“Sembra che tutti siano abituati alla cafonaggine e al disgustoso narcisismo dei Paesi occidentali, soprattutto degli Stati Uniti. – scrive l’ex numero uno del Cremlino su Telegram – Alla loro indifferente convinzione di essere giusti ed esclusivi. Alla loro arroganza universale su qualsiasi questione. Pacifica o militare. Che dire? Non è una novità. Basta ricordare la nonna di Madeleine Albright: “Se dobbiamo usare la forza, è perché siamo l’America! Siamo una nazione responsabile. Siamo forti. Guardiamo al futuro”.

Tuttavia, a volte ci si sorprende a pensare: “Beh, come può essere brava gente. Non vivono su un altro pianeta. Sono forse impazziti del tutto? Sanzioni illegali contro la Russia e i Paesi a noi amici: nessun problema, nessuna giustificazione. Allo stesso tempo, non toccate i beni occidentali nelle vostre economie arretrate. L’Occidente può fornire qualsiasi arma ai nostri nemici. Ai nostri amici è vietato farlo, spaventandoli in ogni modo possibile con rappresaglie. È del tutto legale rubare cittadini di diversi Paesi del mondo per portarli in giudizio nel vostro glorioso Pindostan. Gli americani sono “vacche sacre”, anche se sono spie, tossicodipendenti che tremano in astinenza o pedofili con la bava agli angoli della bocca. È così per ogni cosa.

Non voglio certo portare sfortuna ma devono aspettarsi che i terroristi lancino un altro attacco in stile 11/09/2001, però con una componente nucleare o biologica. O peggio ancora: uno dei leader dei paesi nucleari perderà la calma e deciderà emotivamente di usare le armi di distruzione di massa. Tanto più che il club nucleare è in continua espansione e una parte significativa di esso non è vincolata da alcun obbligo.

E poi solo morte. Non resterà che raccogliere fondi per un nuovo monumento a Ground Zero. Nella migliore delle ipotesi. E nel peggiore dei casi, le corone saranno semplicemente calate nell’acqua…”