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Dopo rischio guerra mondiale in Polonia, Zelensky: “Non ci sarà pace finché l’Ucraina non avrà la Crimea e il Donbass”

Malgrado l’Ucraina sia continuamente bombardata e il Capo di Stato Maggiore americano abbia dichiarato che una vittoria militare ucraina è assai improbabile, l’uomo in maglia militare di Kiev non molla

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la riconquista della Crimea – che è stata annessa alla Russia nel 2014 – così come la regione orientale del Donbass – ormai annessa alla Russia – sono le condizioni per porre fine alla guerra. Lo riporta Bloomberg.

“Un semplice cessate il fuoco non servirà”, ha detto Zelenskiy in una video intervista al Bloomberg New Economy Forum di Singapore. “Se non liberiamo tutto il nostro territorio, non avremo pace”.

La riconquista di tutto il territorio “riconosciuto a livello internazionale” dell’Ucraina comporterebbe una vittoria militare per Kiev che va oltre il ristabilire i confini violati da Mosca a febbraio scorso. La Russia ha infatti conquistato la Crimea otto anni fa, nel 2014. Inoltre, in 8 anni, molte infrastrutture civili e militari sono state costruite dai russi sul territori, il ponte di Crimea ne è un esempio.

Il capo di Stato maggiore americano, il generale Mark Milley, giusto ieri sera, ha dichiarato che la probabilità di una vittoria militare ucraina che cacci via tutti i russi dal Paese, inclusa la Crimea, è molto bassa. Milley ha parlato nella conferenza stampa del giorno dopo la caduta dei missili ucraini in Polonia, costata due morti e il rischio concreto dell’apertura di un conflitto mondiale.

Il generale americano, pur confermado il supporto all’Ucraina e parlando delle “vittorie” ucraine, si è mostrato realista, invitando anche a non sottovalutare la potenza della Russia in Ucraina nonostante la ritirata da Kherson. Per il generale USA, inoltre, l’arrivo dell’inverno comporterà un naturale calo delle battaglie e “potrebbe essere una buona finestra per negoziare la pace”.