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Enogastronomia. Il pane tra gli alimenti più antichi e diffusi al mondo tanto diverso da luogo a luogo

Il pane è uno degli alimenti più antichi e diffusi al mondo, ottenuto dalla lavorazione di farina, acqua, lievito e sale, che vengono impastati e poi cotti, ma nonostante gli ingredienti siano uguali per tutti, ognuno regine del mondo ha la sua diversità

Il processo di preparazione può variare a seconda della tradizione e delle preferenze regionali, dando vita a tante tipologie di pane. E’ una fonte importante di carboidrati complessi, fibre, vitamine del gruppo B e minerali come il ferro e il magnesio. È una parte essenziale della alimentazione delle persone e viene consumato in moltissime culture.

Oltre a essere nutriente, il pane ha un significato simbolico profondo. È spesso associato alla condivisione del cibo in famiglia e con amici, rappresenta l’idea di convivialità e di comunione. Nell’Europa dell’Est, ad esempio, il pane rappresenta fertilità e abbondanza, si regala in sacchetti a chi si sposa. Per i Cristiani il pane rappresenta il corpo di Cristo. Nella Messa, attraverso il pane e il vino che noi presentiamo, Dio prende la nostra umanità, «il frutto della terra e del lavoro dell’uomo» e ce la ridona trasfigurata nel Corpo e Sangue di Gesù, «cibo di vita eterna e bevanda di salvezza”. Non si discosta il concetto anche in ebraico: pane-lehem, significa «nutrimento» e indica l’alimento più comune e indispensabile alla vita.

Nel corso dei secoli, sono emerse numerose ricette e specialità regionali di pane, ognuna con le sue caratteristiche uniche. Dalle baguette francesi al pane pita mediorientale, fino al pane di segale nordico, ogni tipo di pane ha il suo sapore e la sua consistenza distintiva.
Fra i piu rinomati in Italia, il Pane di Altamura, tutelato da una Dop dal 2003, è ottenuto dal rimacinato di semola di grano duro, ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà “appulo“, “arcangelo“, “duilio” e “simeto” prodotte in loco.

Poi ce ne sono altri come il Pane Toscano Dop, un pane sciapo, senza sale noto per essere perfetto per accompagnate salumi e formaggi dai sapori forti ed altri piatti tipici della regione Toscana. A seguire il Pane di Matera, una pagnotta a cornetto che ben rappresenta la meravigliosa autenticità delle terre lucane. Altra eccellenza ma questa volta proveniente dal Lazio è il Pane Casereccio di Genzano IGP, il re delle bruschette laziali. In Sicilia la specialità regionale preferita è la Pagnotta del Dittaino DOP: ottenuto da un impasto preparato con semola rimacinata di grano duro proveniente da varietà prodotte all’interno della zona di produzione specifica (i comuni della provincia di Enna e alcuni comuni della provincia di Catania) a cui si aggiungono acqua, lievito naturale e sale. Il bello di questo pane saporito e croccante è che quando fatto secondo tradizione rimane quasi intatto per almeno 5 giorni. Ancora in Sicilia da non dimenticare il pane nero di Castelvetrano: è un pane di tradizione, di farine di grani antichi, prodotto nell’omonimo paese, in provincia di Trapani, e nelle zone limitrofe.

E poi tante altre diverse tipologie anche in tutte le regioni, di formato più piccolo, come le biove piemontesi, le coppie di Ferrara, la michetta milanese, la mafalda siciliana e la rosetta romana.

Enogastronomia è una rubrica a cadenza quindicinale a cura di Silvia Donnini