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Estorceva soldi al datore di lavoro minacciando di denunciarlo per “richieste di favori sessuali”: arrestata con il complice


La Polizia di Vittoria ha arrestato Cavallo Alecci Roberto di 58 anni e D’Agosta Fortunata di 39 anni, entrambi nati e residenti a Vittoria, per estorsione continuata.

La 39enne aveva lavorato presso la vittima come bracciante agricolo per poche settimane, poi con il compagno aveva escogitato un modo per poterlo ricattare. La donna si inventava di aver ricevuto dal suo datore di lavoro richieste di favori sessuali e che se avesse accettato, il titolare le avrebbe regalato settimanalmente dei soldi. Poi entrava in scena il compagno, che fingendosi indignato e offeso per queste inventate avance, si presentava dalla vittima chiedendo un pagamento settimanale a titolo di “risarcimento”. Inoltre forte del suo trascorso criminale, minacciava violentemente la vittima ed i familiari di morte e che se non avesse pagato avrebbe distrutto la sua azienda agricola dandogli fuoco.

La vulnerabilità dell’intera famiglia, permetteva alla coppia di estortori di ottenere le prime due dazioni di denaro. L’uomo aveva intimato il pagamento una volta a settimana, ma poi accortosi che le vittime erano totalmente soggiogate dal comportamento minaccioso del pluripregiudicato Alecci, la coppia decideva di alzare la posta chiedendo 1500 euro al mese, a fronte del nulla; la donna non vi lavorava da dicembre poichè la produzione era scarsa e non c’era più bisogno di operai.

La vittima ha pagato fino a sabato sera quando ha consegnato l’ultima tranche, così come la settimana prima, ma questa volta anche perché in serie difficoltà economiche si è rivolto alla Polizia, che dopo la denuncia, organizzava la trappola per i due estortori.

Ieri la famiglia del titolare riceveva la nuova richiesta estorsiva, questa volta però ad attenderli c’erano gli agenti, che appurato la consegna delle banconote, arrestava la coppia. Tutte le operazioni sono state videoregistrate e le banconote oggetto del ricatto fotocopiate dalla vittima così da poter dimostrare con certezza che fossero proprio quelli i soldi consegnate alla coppia.

Gli autori della consumata estorsione, venivano quindi condotti presso gli uffici della Squadra Mobile, dove gli è stata formalizzata l’accusa del reato di estorsione continuata. La Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto che Alecci andasse condotto in carcere per gli innumerevoli precedenti penali per altro specifici, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari in quanto incensurata.