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Francia. La protesta si allarga, continuano scontri, incendi e saccheggi: 719 arresti solo nella notte

In Francia dopo la morte di Nahel, il diciassettenne ucciso da un poliziotto a Nanterre. la tensione resta alta, anzi sale: violente proteste a Lione, Parigi e Marsiglia, nonostante Macron abbia schierati 45 mila agenti

Quinta notte di proteste in Francia, con scontri tra polizia e manifestante che hanno appiccato il fuoco, distrutto ciò che hanno trovato sul,loro percorso e saccheggiato negozi. Il ministro degli Interni Gerald Darmanin, dice che il livello di violenza sembra essere diminuito rispetto ai primi giorni, ma i numeri del bilancio provvisorio di questa notte raccontato un’altra storia: 45 tra poliziotti e gendarmi rimasti feriti, 577 veicoli e 74 edifici sono stati dati alle fiamme, 871sono gli incendi registrati su strade pubbliche e in tutto il paese sono state arrestate un totale di 719 persone. Dai numeri no sembra proprio che le proteste siano diminuite.

A Parigi, come ha comunicato il ministero dell’interno, le tensioni si sono focalizzate soprattutto nella zona degli Champs Elysées e la polizia a conoscenza del luogo di raduno dopo l’annuncio circolato sui social media secondo cui il celebre viale parigino sarebbe stato il punto di ritrovo delle proteste, ha schierato circa 7 mila agenti. I negozianti shanno sbarrato le vetrine dei negozi per prevenire potenziali danni e saccheggi. Alla fine il numero degli arresti è stato di 126 persone.

A Rennes, come riportano i media locali, ci sono stati scontri tra i manifestanti e la polizia nel centro della città, lo stesso è avvenuto a Nizza dove ci sono stati una ventina di arresti.

A Marsiglia si segnalano incidenti in varie parti della città, in particolare lungo le strade che dal centro portano in periferia: un bar-tabacchi è stato saccheggiato e gli arresti sono stati 56. A Lione dove sono state arrestate 22 persone, si segnalano scontri tra giovani e forze dell’ordine.

Il presidente francese Emmanuel Macron, continua a non proclamare lo stato di emergenza, chiesto dalle forze di estrema destra e non escluso dallo stesso governo di Elisabeth Borne fino a due giorni fa.

Ingenti i danni economici, ma un stima del reale valore è presto per farla, ma sono “alti”, ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire, il quale ha anche ricordato che “non c’è nazione senza ordine”. In un incontro a Parigi con commercianti e albergatori per fare il punto sulla situazione e le perdite economiche, Le Maire ha precisato che sono una decina i centri commerciali che hanno subito danni in tutto il Paese, 200 i supermercati, 250 le tabaccherie, 250 le filiali bancarie e numerosi negozi, da quelli di vestiario a quelli per articoli sportivi, profumerie, fast food. Il ministro ha fatto appello agli assicuratori affinché procedano rapidamente ai risarcimenti per i loro clienti e ha annunciato che il governo sta pensando a misure di sostegno per le imprese interessate.