Redazione F e AUn tipografo aveva appena finito di stampare 5.000 biglietti Amat falsi, quando i finanzieri hanno fatto irruzione e arrestato l’uomo
Gli uomini della Guardia di Finanza hanno scoperto e sequestrato una tipografia abusiva a Bagheria (PA). Il tipografo al momento dell’irruzione delle fiamme gialle, aveva appena finito di stampre quasi cinquemila biglietti Amat contraffatti, già confezionati in blocchetti. L’uomo, M.C. bagherese di 54 anni, è stato denunciato a piede libero per “falsificazione di biglietti di pubbliche imprese di trasporto” e i falsi titoli sono stati sequestrati, così come computer, pen drive, stampanti laser a colori, altri macchinari da tipografia e altra documentazione.
L’arresto invece è scattato, perché durante la perquisizione della tipografia, i finanzieri hanno scoperto che per far funzionare i macchinari l’uomo si era allacciato abusivamente alla linea elettrica , rubando all’Enel circa 44.000 euro di energia elettrica. Pertanto, per il tipografo è scattato l’arresto in flagranza per “furto aggravato di energia elettrica”. L’arresto è stato convalidato e l’autorità giudiziaria ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione.
I militari della Gurdia di Finanza, avevano scoperto che qualcuno falsificava e commercializzava biglietti Amat e durante le indagini avviate la scorsa estate, sono riusciti ad individuare, oltre alla tipografia, anche altre 15 persone, gestori di edicole e attività commerciali, dedite allo smercio di biglietti e ticket per il parcheggio, ovviamnete falsi. Le perquisizioni eseguite dai finanzieri nei loro confronti hanno infatti permesso di rinvenire e sequestrare altri 200 biglietti per tram e autobus contraffatti e oltre 11.000 schede parcheggio, anch’esse abilmente alterate. L’operazione è stata denominata “Smart tickets”.
I biglietti falsi sequestrati a Bagheria – precisano le fiamme gialle – sono della “nuova serie” messa in circolazione da Amat appena un mese fa, circostanza che da la misura della capacità organizzazione della banda. Le indagini proseguono per ricostruire il reale volume d’affari e il profitto ottenuto dal sodalizio.
