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G20: condanna generica su uso della forza ma senza citare la Russia. Esulta Mosca, ira di Kiev

L’intesa è arrivata dopo 200 ore di negoziato e 300 bilaterali, nel testo non è citata la Russia ma solo la richiesta “a tutti gli Stati di sostenere i principi del diritto internazionale, del sistema multilaterale che salvaguarda la pace e la stabilità”. Esulta la delegazione russa: “Sull’Ucraina formula ‘bilanciata'”. Ira di Kiev: “Non c’è niente di cui essere fieri”

Il via libera alla dichiarazione finale arriva con il compromesso sulla parte che riguarda la guerra in Ucraina nella quale la Russia non viene citata, la guerra non viene condannata, anche se si richiama il comunicato di Bali dell’anno scorso e le risoluzioni dell’Onu approvate in questi 18 mesi: un compromesso per non fare salatre il vertice, che rischiava di fallire proprio su questo punto. La delegazione russa esulta e definisce “equilibrato” il testo, mentre Kiev lo boccia: “Il G20 non ha nulla di cui essere orgoglioso”.

Le prime due sessioni del vertice – “One earth” e “One family” – sono dedicate a clima, ambiente ed energia e poi a crescita inclusiva, obiettivi del millennio, parità di genere, istruzione, poi si passa alla guerra in Ucraina. “Tutti gli Stati devono astenersi dal minacciare l’uso della forza per cercare l’acquisizione territoriale contro l’integrità territoriale e sovranità o indipendenza politica di qualsiasi Stato. L’uso o la minaccia di uso del nucleare le armi sono inammissibili”, si legge nella dichiarazione finale che sarà adottata dal Vertice del G20 di Delhi. Un compromesso su cui si è raggiunto il consenso che non cita la Russia. “Per quanto riguarda la guerra in Ucraina – si legge nella dichiarazione – pur ricordando la discussione di Bali, ribadiamo le nostre posizioni nazionali e le risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dall’Assemblea”.

La delegazione russa esulta per la posizione del G20 sull’Ucrain, Svetlana Lukash ha affermato che la dichiarazione finale dei leader al summit a New Delhi, è stata formulata “in modo bilanciato”. I negoziati sulla questione ucraina sono stati molto difficili, ma “la posizione collettiva dei Paesi Brics ha funzionato”. “Metà del G20 si è rifiutato di interpretare gli eventi nell’interesse di come l’Occidente li presenta”, Mosca ha tollerato accuse per un anno ma la situazione “si riflette ora in una forma equilibrata”. “Credo che quest’anno tutti noi, il G20 – ha concluso Lukash – abbiamo effettivamente voltato una pagina nella Storia e la voce del mondo in via di sviluppo, il Sud globale, è risuonata in piena forza”.

Kiev ovviamente la pensa diversamente ed ha replicato secca: “Non c’è niente di cui essere fieri”. “Credo che questo sia stato probabilmente uno dei vertici più difficili del G20 nei quasi quindici anni di storia del forum. Ci sono voluti quasi 20 giorni per concordare la dichiarazione”, ha aggiunto.