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Gaza. Morto dipendente ONU: “103 morti, mai uccisi così tanti operatori umanitari ONU in un conflitto”

Bombardate anche tre scuole dall’aviazione israeliana, diversi feriti tra gli sfollati che vi avevano trovato rifugio

Altro triste record per il nuovo episodio del conflitto israelo-palestinese che si sta consumando in queste settimane: in totale 103 dipendenti dell’UNRWA – Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi – sono stati uccisi dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre, si tratta – riferisce l’organizzazione dell’ONU – del più alto numero di operatori umanitari delle Nazioni Unite mai uccisi in un conflitto. L’ultimo dei 103 operatori dell’UNRWA è stato ucciso a causa di un attacco nella zona di Gaza City tra lunedì e martedì scorso. 

L’organizzazione Onu riferisce inoltre che due scuole dell’UNRWA nell’area centrale di Gaza City sono state direttamente colpite da bombardamenti israeliani, con conseguenti danni agli edifici e feriti tra gli sfollati che si rifugiavano in una delle scuole. Un’altra scuola dell’UNRWA a Rafah ha subito danni collaterali e tre sfollati nella scuola sono rimasti feriti dopo che uno bombardamento ha colpito un edificio nelle vicinanze.

Quasi 1,6 milioni di persone sono sfollate in tutta la Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, di questi, secondo i dati, quasi 813.000 sfollati hanno cercato rifugio in 154 installazioni dell’UNRWA in tutti e cinque i governatorati della Striscia di Gaza. Una situazione gravissima e difficile che rischia di peggiorare ulteriormente dato che si prevede che le reti di comunicazione inizieranno a cessare di funzionare a partire da oggi giovedì 16 novembre, quando le società di telecomunicazioni prevede di esaurire il carburante per gestire i loro centri dati e i principali siti di connessione. La mancanza di carburante a Gaza a causa dell’assedio israeliano illegale ha già impedito all’UNRWA il 14 novembre scorso di ricevere gli aiuti provenienti dal valico di Rafah.