“Siccome sono stati fatti apprezzamenti personali nei riguardi di componenti della nostra giunta Municipale ed ancora una volta gratuitamente aggredito il nostro sindaco, non possiamo passarci sopra”.
Così oggi la maggiornaza di centro-sinistra del consiglio comunale di Sciacca, che replica alla nota di ieri dell’opposizione di centro-destra.
“Intanto va segnalato che per la prima volta in tanti anni di gestione del servizio idrico la Girgenti Acque abbia avvertito il bisogno e la necessità di aprire un tavolo di confronto e di discussione con l’amministrazione comunale di Sciacca. – dicono dalla sinistra – Ci sarà un motivo per cui questo gesto avviene adesso e non è mai avvenuto in passato.
Non sarà forse che per la prima volta l’ente gestore ha dovuto fare i conti con un amministrazione comunale e con un sindaco determinati a far rispettare i diritti e le prerogative dei cittadini, non solo con le chiacchiere ma anche con i fatti? Non sarà che finalmente la Girgenti Acque ha incontrato sul suo cammino un sindaco deciso a pretendere a tutti i costi e con ogni mezzo che la qualità del servizio idrico sia dignitosa ed i costi dello stesso accettabili, ed allo stesso tempo andare fino in fondo sulla strada della risoluzione del contratto?”
“La verità, – affermano i consiglieri di maggioranza – che i cittadini sanno perfettamente e che in parte spiega il nervosismo del centro-destra, è che per la prima volta c’è un’amministrazione comunale che mette il cittadino, con i suoi diritti al centro della propria azione politica ed è disposta ad andare fino in fondo per difenderne e salvaguardarne le prerogative. per la prima volta c’è un’amministrazione comunale pronta ad utilizzare ogni strumento che la legge le consente e le ammette per poter difendere il sacrosanto diritto di ogni cittadino ad avere l’acqua nelle proprie case ogni giorno a costi umani; per la prima volta c’è un’amministrazione comunale di Sciacca che sta davvero guidando politicamente il movimento dei sindaci verso la risoluzione contrattuale con la Girgenti Acque. Questa è la verità.
Una verità inconfutabile, che è emersa ancora una volta nel corso della riunione di due giorni fa al comune, laddove i toni sono stati ben diversi da quelli inventati di sana pianta dai consiglieri del centro-destra, dove il sindaco e la sua giunta, uniti e coesi, hanno insieme alzato la voce e ribadito con fermezza che nessun incontro di cortesia istituzionale potrà far venir meno o indebolire l’azione di questa amministrazione e di questa maggioranza di centro-sinistra a difesa dei diritti e delle prerogative dei cittadini sul tema acqua, che fin quando l’ente gestore assumerà su di sé la responsabilità di gestione del servizio, il comune di Sciacca sarà vigile nel pretendere qualità del servizio e costi sopportabili e che adira’ a tutte le vie possibili affinché questi obblighi contrattuali vengano rigorosamente rispettati,ma soprattutto che questa azione di controllo e di vigilanza del servizio non fa venir meno, nemmeno per un secondo, l’obiettivo finale, che è quello di risolvere il contratto.
Qualunque altra mistificazione, – concludono – qualunque altra aggressione personale, la rimandiamo al mittente. Questi sono i fatti, agli altri lasciamo le chiacchiere.”
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.