L’attesa è finita, domani presso il Pala Roccazzella di Sciacca i Leoni Sicani faranno il loro esordio stagionale ospitando i Thunder Roma tra le mura amiche.
Il campionato nazionale di hockey su carrozzina è cominciato da tempo, ma la formazione allenata da coach Sanfilippo soltanto fra poche ore potrà inaugurare il suo 4° anno consecutivo in Serie A1.
L’esordio non è certamente tra i più semplici, la squadra capitolina, già quattro volte campione d’Italia, è tra le più accreditate per la vittoria finale, grazie al suo quintetto base collaudato da tempo.
Il match, quindi, si presenta da solo, grande rivalità fra le due formazioni che negli ultimi anni non si sono risparmiate con incontri epici e spettacolari al tempo stesso. Basti pensare che a Sciacca negli ultimi tre anni è sempre finita in pareggio.
I Leoni sperano in un pubblico numeroso che possa spingere Garofalo e compagni per tutti i 40 minuti di gioco ricchi di emozioni al cardio palma, poi dovranno essere le giocate di Nicolosi, o i blocchi di Licari e Sanfilippo, o le parate di Massimino a fare la differenza.
Solito appuntamento presso la tensostruttura di c/da Perriera, il tocco d’inizio è previsto per le 11:30, poi sarà spettacolo…
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.