La parlamentare nazionale del Partito Democratico Maria Iacono si è rivolta al Ministro del Lavoro , per sollecitare l’attenzione de Governo Nazionale sulla situazione dei 251 lavoratori socialmente utili, sospesi dal proprio servizio già da due mesi a causa del mancato rinnovo della convenzione con la Regione Siciliana.
Secondo la parlamentare agrigentina ” tale situazione è il frutto di un’ incresciosa incomunicabilità fra i livelli Nazionale e Regionale, in merito alle procedure legislative atte da un lato al rinnovo di detta convenzione, dall’altro alla definizione di un piano di fuoriuscita dal precariato di detti lavoratori, che la Regione avrebbe , già da tempo ,dovuto istruire .”
“Non si può più perdere tempo in gioco c’ e’ il futuro di centinaia di lavoratori e la tenuta dei nostri Comuni.”
“Non si possono privare le nostre comunità di servizi diventati nel tempo irrinunciabili” ha dichiarato l’onorevole Maria Iacono, la quale ha sollecitato il governo affinché si individuino tempi forme e modi per poter sollecitamente concertare con la Regione Siciliana il rinnovo della convenzione e la reintroduzione dei lavoratori nell’ambito dei benefici del Fondo sociale per l’occupazione.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.