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Il giudice giapponese Tomoko Akane della CPI nella lista dei ricercati del Ministero degli Interni russo

La giudice giapponese fa parte della Corte Penale Internazionale che nello scorso marzo ha amesse il famoso mandato d’arresto contro il Presidente russo Vladimir Putin

Tomoko Akane, in foto

E’ stata inserita nella lista dei ricercati del Ministero degli Interni russo il giudice giapponese Tomoko Akane, uno dei tre giudici della Corte penale internazionale dell’AIA che lo scorso marzo ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Vladimir Putin e del difensore civico dei minori russo Maria Lvova-Belova.

L’accusa nel confronti del capo del Cremlino è di “deportazione illegale della popolazione (bambini) dai territori occupati dell’Ucraina” in Russia dopo il 24 febbraio 2022, dal canto suo il Cremlino ha subito dichiarato la decisione del tribunale come “nulla dal punto di vista legale”, dato che Mosca non è sotto la giurisdizione della Corte penale internazionale avendo mai firmato il Tratto di Roma che istituisce la corte.

La notizia odierna fa eco agli altri mandati di cattura emessi dal Comitato investigativo russo a maggio scorso, quando aveva incriminato in contumacia il procuratore della CPI Khan Karim Asad Ahmad e il giudice italiano Rosario Salvatore Aitala sempre in relazione ai mandati di arresto della CPI contro il vertice dello stato russo.