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Il leader ceceno Kadyrov risponde al Papa: “Semina odio tra i popoli, noi non siamo stati crudeli, ancora”

“Tutti i nostri prigionieri ucraini sono in buona salute”. E poi specifica: “Se i leader politici e spirituali del mondo occidentale vogliono vedere la nostra crudeltà, allora siamo pronti a mostrarla

“Il Papa di Roma, in quanto mentore spirituale di milioni di cattolici, avrebbe dovuto condurre una retorica più pacifica, e non seminare odio e conflitti etnici tra i popoli. Senza l’intervento NATO negli affari interni dell’Ucraina, non abbiamo mai avuto problemi con il popolo ucraino”.

Così, su Telegram, il leader ceceno Ramzan Kadyrov che commenta le dichiarazioni di Papa Francesco secondo cui avrebbero una maggiore crudeltà i soldati ceceni e buriati in Ucraina che sarebbero oltretutto “di tradizione non russa”. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha subito commentato le affermazioni del Pontefice dicendo: “ha fatto delle dichiarazioni non cristiane”.

“Gli istruttori della NATO – scrive ancora oggi, il leader ceceno – cercano di trasformare quanti più militari ucraini possibile in carne da cannone. Non abbiamo alcun desiderio di ucciderli, soprattutto se si arrendono. Ciò è chiaramente dimostrato dai risultati dell’operazione speciale congiunta delle forze speciali “Akhmat”.

Grazie ad azioni efficaci, sono riusciti a catturare un gran numero di soldati ucraini […] e contrariamente alle dichiarazioni del Vaticano sulla brutalità delle unità cecene, tutti i prigionieri sono in buona salute”.

Kadyrov conclude con una chiara minaccia: “Se i leader politici e spirituali del mondo occidentale vogliono vedere la nostra crudeltà, allora siamo pronti a mostrarla. Ancora non abbiamo avuto bisogno di essere crudeli”.