Presentati i dati sulla campagna vaccinale nella Repubblica di San Marino dove il 74% della popolazione dai 16 anni in su è stata vaccinata con la prima dose di un vaccino Covid e “il 90% di queste vaccinazioni sono state effettuate con lo Sputnik V”. Il Russian Direct Investement Fund: “Pronti a fornitura massiccia per non residenti e per lanciare turismo vaccinale”
E’ stato Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Fondo Russo per gli investimenti diretti (Rdif) a presentare i risultati della campagna di vaccinazione con Sputnik V a San Marino, annunciando che: “le statistiche quotidiane del numero dei casi dimostrano che la campagna vaccinale con Sputnik V ha permesso a San Marino di azzerare i casi”.
In base a quanto riportato, dal 27 aprile a San Marino non si registrano più decessi e dal 4 maggio nemmeno nuovi casi. “San Marino è il primo Paese – Repubblica totalemente indipendente dall’Italia – ad aver sconfitto il Covid in Europa. Sono stati coraggiosi. San Marino è l’esempio – insieme a Israele – che la campagna di vaccinazione funziona, in termini reali. È un esempio positivo per il mondo. E lo è per Sputnik V, perché il 90% delle vaccinazioni a San Marino è stata fatta con il nostro vaccino”.
“Questi risultati dimostrano l’efficacia di Sputnik V contro il ceppo britannico che si sta diffondendo in Europa, anche nella vicina Italia”.
A fronte di questi dati più che confortanti, la Russia sarebbe disposta a fornire altre dosi a San Marino se deciderà di aprire la sua campagna vaccinale e quindi somministrare lo Sputnik anche ai “non residenti”, siano essi frontalieri o semplici turisti, ma al momento esiste il problema dell’approvazione del vaccino da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema).
L’Ema a marzo ha avviato la procedura di revisione, ossia la valutazione dei dati sulla produzione, l’analisi le cartelle cliniche dei volontari che hanno partecipato alle sperimentazioni e l’ispezione degli impianti si produzione ed entro giugno potrebbe arrivare il verdetto.
Dunque per essere utilizzato anche dai cittadini europei, per lo Sputnik V bisognerà aspettare l’esito dell’Ema. Kirill Dmitriev comunque ha annunciato che alcune regioni europee e italiane avrebbero comunque già avviato trattative per la fornitura. “Siamo pronti a consegnare dosi per 50 milioni di persone all’Europa tra giugno, luglio e agosto e se ci sarà l’autorizzazione dell’Europa, le dosi in saranno prodotte interamente in Russia in un centro visitato dall’Ema e non in altri Paesi extra-europei come India o Corea del Sud”.
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Redazione Fatti & Avvenimenti