⦿ Ultim'ora

Incontro segreto tra ministro Esteri israeliano e l’omologa Libica. Dopo proteste di piazza sospesa dal Premier Libico

Il primo ministro del governo di Tripoli, Abdelamid Dbeibah ha sospeso a titolo precauzionale la ministra degli Esteri Najla Al Mangoush e l’ha denunciata per avviare indagini penali sul suo conto a seguito del suo “incontro segreto” a Roma con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen

È quanto si legge sulla piattaforma governativa hakomitna. L’icontro sesgreto avvenuto a Roma, ha innescato a Tripoli, come riporta il The Libya Observer, un’ondata di proteste nelle quali la gente ha chiesto le dimissioni della ministra.

Dalla tarda serata di ieri, in diversi quartieri di Tripoli, si sono viste scene di pneumatici bruciati, bandiere d’Israele date alle fiamme e gente in strada per chiedere le dimissioni di Mangushcoem riporta il The Libya Observer e The Libya Update.

E proprio mentre le proteste non accennavano a diminuire, è arrivata la notizia della sospensione provvisoria della ministra ad opera del premier Abdelamid Dbeibah.
La decisione del premier – riferisce il sito di Alwasat – prevede la formazione di una commissione investigativa presieduta dal ministro della Giustizia e la partecipazione del ministro degli Enti Locali e del direttore del Dipartimento Affari Legali e Reclami del Gabinetto.

Avrà il compito di indagare su Mangoush e fornire un rapporto a Dbeibah entro massimo di tre giorni. Il ministro della Gioventù Fathallah Abdullatif al-Zini sarà temporaneamente incaricato di dirigere il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

La ministra si è difesa dicendo che l’incontro è stato “casuale e non ufficiale”, ma la precisazione non ha calmato i manifestanti, che temono una normalizzazione dei rapporti con Israele.
La autorità israeliane, dal canto loro, hanno definito il colloquio tra i due ministri come “la prima iniziativa diplomatica di questo tipo tra i due paesi”. Cohen avrebbe affermato che con al-Mangoush si è discusso “dell’importanza di preservare il patrimonio degli ebrei libici, che include il rinnovamento delle sinagoghe e dei cimiteri ebraici nel paese”.

“Le dimensioni e la posizione strategica della Libia offrono un’enorme opportunità per lo Stato di Israele”, ha aggiunto. Negli ultimi anni Israele ha normalizzato le relazioni con alcuni paesi arabi come parte degli accordi sostenuti dagli Stati Uniti noti come “Accordi di Abraham”. Tuttavia, il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu è stato oggetto di intense critiche da parte di alcuni stati arabi che lamentano l’espansione degli insediamenti ebraici nei territori in Cisgiordania.