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Iran ha lanciato 300 tra droni e missili. Israele: “99% intercettati”. Teheran: “distrutti due siti militari israeliani”

L’Iran dopo avere lanciato oltre 300 tra droni e missili, considera conclusa l’offensiva a meno di una reazione da parte di Israele. Netanyahu: “Li abbiamo intercettati”, ma Teheran afferma di avere colpito due siti militari

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato un breve messaggio su X, dicendo che il sistema di difesa dello Stato ebraico è riuscito a fermare l’attacco iraniano di questa notte. “Abbiamo intercettato. Abbiamo bloccato. Insieme vinceremo”, ha scritto il premier. Il messaggio del primo ministro israeliani pubblicato dopo una valutazione della situazione durata due ore con il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz e il ministro della Difesa Yoav Gallant.

L’Iran ha lanciato più di 300 “minacce di vario tipo” verso Israele, inclusi missili balistici, droni e missili da crociera, ha detto il portavoce dell’Idf, Avichay Adraee. “Abbiamo intercettato il 99% delle minacce verso il territorio israeliano. Questo è un risultato strategico molto importante”, ha affermato Adraee. In un post su X, il portavoce dell’Idf ha fornito un dettaglio del numero di armi utilizzate per prendere di mira Israele. Secondo quanto riporta la Cnn, che cita fonti israeliane, l’attacco dell’Iran a Israele, avrebbe causato una trentina di feriti lievi e una bimba di 7 anni sarebbe stata ricoverata a causa di un trauma cranico.

Secondo lo Stato Maggiore iraniano invece l’attacco di ieri notte ha portato alla distruzione di due importanti siti militari israeliani. Si legge in una nota che “Israele ha oltrepassato i limiti prendendo di mira il nostro consolato in Siria, e si è dovuto rispondere. Il nostro attacco è terminato e non desideriamo continuarlo ma risponderemo con forza se Israele prenderà di mira i nostri interessi. Se Washington partecipasse ad un attacco contro di noi, prenderemo di mira le sue basi nella regione e non sarà sicuro”.

Un Comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana ha spiegato all’emittente al Jazeera che “avremmo potuto lanciare un’operazione su vasta scala, ma abbiamo individuato obiettivi specifici nei territori occupati. La nostra operazione è stata limitata e di successo e abbiamo colpito i siti che costituivano il punto di partenza per prendere di mira il nostro consolato in Siria”. Nel frattempo la televisione di stato iraniana ha affermato che Teheran ha messo in guardia Washington, attraverso la Svizzera, dal prendere di mira le sue basi se avesse sostenuto una qualsiasi risposta israeliana.