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Kiev anche con i 61 miliardi Usa prevede difficoltà da maggio e Kuleba vuole tutte le armi dell’EU

Secondo le nostre valutazioni, nel prossimo futuro ci troveremo di fronte a una situazione piuttosto difficile, ma niente Armageddon

Lo ha detto alla Bbc Ucraina il capo dei servizi segreti militari ucraini (Gur), Kyrylo Budanov, a cui si aggiunge l’appello il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ai 27 dell’Eu ai quali di consegnare all’Ucraina tutti i sistemi antimissili  che anno.

Da queste dichiarazioni appare evidente che la decisione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti di fornire un  pacchetto di 61 miliardi di dollari a sostegno all’Ucraina non saranno sufficienti a fermare l’avanzata russa prevista per maggio. Budanov definisce la situazione per l’Ucraina molto difficile ma non catastrofica, anche se a suo dire non ci sara’ l’Armageddon, come molti cominciano a dire. Ma ci saranno problemi a partire  appunto da meta’ maggio’.

“Il prossimo periodo, a nostro avviso, sarà difficile. Ma difficile e catastrofico sono cose diverse. Abbiamo attraversato momenti difficili più volte e questo lo supereremo, credetemi – ha proseguito Budanov -. Non accadrà nulla di straordinario. Conosciamo tutti i loro piani in anticipo. Come reagire ad essi? La maggior parte ha una risposta. Sì, ci sono alcune questioni che sarà difficile per noi risolvere, ma troveremo la risposta. Come sempre, troveremo qualcosa all’ultimo momento”.

“L’Ucraina non perderà e l’Ucraina non sarà distrutta. Questo deve essere compreso”, ha aggiunto il capo dell’intelligence militare di Kiev, sottolineando che le sue previsioni riguardano tutta l’Ucraina e non solo la situazione nella zona di combattimento. “I russi utilizzeranno un approccio globale”, ha spiegato: “Loro stanno conducendo un’operazione globale. Non parleremo molto di questo, ma sarà difficile. Da metà maggio, inizio giugno'”

Le previsioni non positive di Budanov sono condivide dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che in collegamento al consiglio Affari esteri-difesa, ai 27 ha chiesto armi di ogni genere e per convincerli ha dipinto scenari che appaiono quantomeno “fantasiosi”. “Possiamo prevenire gli scenari peggiori se agiamo insieme e senza paura. Oggi abbiamo bisogno di decisioni concrete e coraggiose per fornire all’Ucraina altri sistemi Patriot e SAMP/T, missili, artiglieria e munizioni e altre armi e attrezzature il prima possibile: ora che siete tutti qui al tavolo, è il momento di agire, non di discutere”. 

Parole certamente dettate dalla disperazione per quello che succede sul campo di battaglia, con i russi che continuano a conquistare fette di territorio, che solo negli ultimi giorni hanno preso il controllo di altre due cittadine. Gli ucraini forse hanno capito che anche queste nuovi aiuti non cambieranno l’esito della guerra come in passato non l’hanno fatto, tank  tedeschi, americani e inglesi o le bombe a grappolo. Gli alleati hanno già dato il meglio che avevano a disposizione e la Russia continua ad avanzare e fare terra bruciata, forse più che a nuove armi sarebbe meglio se pensassero di iniziare una trattativa vera.