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Kiev ha tentato di uccidere Putin con il drone carico di esplosivo caduto da solo vicino a Mosca

Gli ucraini hanno tentato senza successo di uccidere Putin con un drone carico di esplosivo, ma il tentativo è fallito perché il velivolo è caduto da solo molto prima di raggiungere l’obiettivo

Ne è sicuro il quotidiano tedesco Bild, secondo cui il drone imbottito di esplosivo che tre giorni fa è caduto in una foresta vicino a Mosca, avesse come obiettivo proprio  Vladim Putin. Dunque domenica scorsa i servizi segreti ucraini avrebbero tentato di uccidere il presidente russo con un drone UJ-22, con una portata fino a 800 km e con a bordo “30 blocchi di esplosivo C4, per un peso totale di 17 kg”, che nel pomeriggio del 23 aprile sarebbe stato fatto partire dall’Ucraina con l’obiettivo di raggiungere il parco industriale di Rudnevo, vicino Mosca, dove, secondo i servizi segreti di Kiev, avrebbe potuto esserci Putin in visita. Ma il drone non è mai arrivato a destinazione ed è precipitato 20 chilometri prima.

Il giornale tedesco Bild dice di avere avuto la “dritta” dall’attivista ucraino Yuri Romanenko, che pare abbia stretti legami con i servizi segreti di Kiev, che ha scritto: “la scorsa settimana i nostri agenti dei servizi segreti hanno ricevuto informazioni sul viaggio di Putin al parco industriale di Rudnevo. Di conseguenza, il nostro drone kamikaze è decollato, ha attraversato tutte le difese aeree della Federazione Russa e si è schiantato non lontano dal parco industriale”.

Dopo la scoperta da parte dei rottami del drone, avvenuto in una foresta, a 35 chilometri a est della periferia di Mosca, il ministero della Difesa ha chiuso lo spazio aereo sullo scalo di Vnukovo, uno dei tre aeroporti della capitale, a sud-ovest della città.