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Kim Jong-un è arrivato in Russia e incontrerà Putin: armi a Mosca in cambio di aiuti alimentari i temi sul tavolo

Armi a Mosca, tecnologie militari, aiuti alimentari in Nord Corea i temi che dorebbero essere al centro dell’incontro tra Kim Jong-un e Vladimir Putin. Gli Usa minacciano “Nuove sanzioni a Pyongyang” che non sembra preoccuparsene

Kim Jong-un è entrato in Russia con il suo treno privato corazzato, in attesa del vertice con il presidente russo Vladimir Putin, nella regione dell’Estremo Oriente della Russia, ha riferito l’agenzia di stampa statale russa Ria, notizia confermata dal ministero della Difesa della Corea del Sud che ha affermato che il leader nordcoreano è entrato in Russia stamattina presto.

Mosca non ha specificato né la data né il luogo dell’incontro, ma è probabile che il vertice si tenga proprio a Vladivostok, la città più vicina al confine tra Corea del Nord e Russia, dove è in corso l’8° Forum economico orientale che si chiude mercoledì e dove il presidente russo Putin è arrivato l’11 settembre. Secondo l’agenzia russa Interfax, il bilaterale potrebbe svolgersi già il 13 settembre.
Durante il Forum economico orientale (Eef), Putin ha affermato che le armi che utilizzano nuove tecnologie garantiranno la sicurezza in una prospettiva storica. Il presidente russo ha aggiunto che la prospettiva possibile grazie alle nuove armi “la comprendiamo molto bene e ci stiamo lavorando”. Lo sviluppo di armi basate su nuovi principi fisici – scrive la Tass – implica l’uso di nuove tecnologie e principi di azione. Tali armi includono bracci laser, ultrasonici, a radiofrequenza e altri.

Nel vertice il presidente russo chiederà, molto probabilmente, proiettili e artiglieria di cui Pyongyang ne ha pieni i depositi. Si parla di decine di milioni di proiettili di artiglieria e razzi basati su progetti sovietici che potrebbero dare ulteriore impulso all’avanzata dell’esercito russo in Ucraina, dicono gli analisti.

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto ai media russi che i due leader avrebbero discusso soprattutto di argomenti “sensibili” senza prestare attenzione agli “avvertimenti” americani.

“Naturalmente, essendo vicini, i nostri paesi collaborano anche in aree sensibili che non dovrebbero essere oggetto di rivelazioni e annunci pubblici. Questo rientra nella norma”, ha affermato. “Nel costruire le nostre relazioni con i nostri vicini, inclusa la Corea del Nord, ciò che è importante per noi sono gli interessi dei nostri due paesi, e non gli avvertimenti di Washington”, ha aggiunto.

Peskov ha parlato anche di possibili discussioni sui “processi del Consiglio di sicurezza dell’Onu”, con evidente riferimento alle sanzioni contro Pyongyang adottate in passato e votate anche dalla Russia.

La discussione potrebbe dunque incentrarsi su questo, armi per la guerra di Mosca in Ucraina in cambio di appoggio in sede Onu e magari qualche aiuto alimentare. Certamente il leader nordcoreano non rinuncerà a chiedere tecnologie militari, ma la Russia è sempre stata molto parca nel diffonderle persino ai Paesi a lei più vicini.