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La Cina risponde alle sanzioni Usa e blocca l’export di due metalli chiave per la produzione dei chip

La Cina ha imposto restrizioni sull’esportazione di due metalli che sono cruciali per costruire alcune parti nell’industria dei semiconduttori, delle telecomunicazioni e dei veicoli elettrici in un’escalation della guerra commerciale sulla tecnologia con gli Stati Uniti e l’Europa

La mossa appare come una risposta alle misure imposte dall’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden che vietano alle aziende americane di esportare in Cina i chip avanzati necessari per addestrare o far funzionare gli algoritmi di Ai più potenti. Un tentativo di frenare la capacità di Pechino di accedere a tecnologie chiave per la produzione di computer di nuova generazione o di armi teleguidate.

Il ministero del Commercio cinese ha ripagato gli Usa con la stessa moneta ed ha comunicato che a partire dal 1° agosto, il gallio e il germanio saranno soggetti a controlli sulle esportazioni intesi a proteggere la sicurezza nazionale cinese. A partire da quella dato, gli esportatori dovranno richiedere le licenze al ministero se vogliono iniziare o continuare a spedire i due metalli fuori dal Paese e devono riportare i dettagli degli acquirenti esteri e le loro richieste.

Tra Cina e Stati Uniti si sta combattendo una guerra per il dominio tecnologico in molte aree, dall’informatica quantistica all’intelligenza artificiale e alla produzione di chip e gli Stati Uniti hanno dato il via all’escalation adottando misure aggressive per impedire alla Cina di prendere il sopravvento.