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La Polonia “non trasferirà più armi all’Ucraina”. Kiev perde uno dei suoi alleati più convinti

Dopo le tensioni sull’embargo al grano, nel pieno della controffensiva, la Polonia si smarca: “non daremo più armi a Kiev”. Zelensky perde il suo alleato più vicino, anche geograficamente, che più di altri si è speso a favore dell’Ucraina

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki in un’intervista all’emittente Polsat ha annunciato che il suo Paese non darà più armi all’Ucraina. La dichiarazione arriva poche ore dopo dopo l’attacco di Zelensky nel suo discorso all’Onu, nel quale ha accusato la Polonia di essere un favoreggiatore di Mosca, affermando che “la solidarietà all’Ucraina è solo teatro politico”, mentre con le loro azioni “preparano il terreno alla Russia”. Dopo queste pesanti parole Varsavia ha convocato “d’urgenza” l’ambasciatore ucraino per protestare contro l’attacco di Zelensky nell’intervento alle Nazioni Unite.

Tutto nasce dalle tensioni per il grano ucraino, dopo che il governo polacco ha deciso di prorogare il divieto all’importazione dei cereali ucraini che scade il 15 settembre, con una iniziativa unilaterale anche non rispettando le decisioni che saranno assunte dalla Commissione Ue. “Non apriremo la frontiera ai cereali ucraini dopo tale data” aveva detto Mateusz Morawiecki, aggiungendo che la misura serve a proteggere i propri agricoltori dalle ingenti quantità di grano del vicino, a basso costo.

La stessa decisione a seguire è stata presa da Ungheria e Slovacchia facendo andare su tutte le furie Kiev che tramite il rappresentante ucraino per il Commercio, Taras Kachka, ha annunciato in un’intervista al Playbook di Politico.eu. “E’ importante dimostrare che queste azioni sono legalmente sbagliate. Ed è per questo che inizieremo i procedimenti legali domani”.

Troppo per la Polonia che si è spesa in questa guerra più di tutti gli altri Paesi Europei a favore di Kiev, che ora perde uno dei suoi alleati più convinti, il paese Nato confinante con il suo territorio e sempre durissimo con la Russia. Le parole del primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki in un’intervista televisiva, sono inquivocabili: “Non trasferiremo più armi all’Ucraina”, aggiungendo che “L’Ucraina si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma, come ho detto, difenderemo il nostro Paese. Non trasferiamo più armi all’Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia”, ha detto quando il giornalista gli ha chiesto del sostegno militare e umanitario di Varsavia a Kiev .

Il presidente ucraino ha dimostrato ancora un volta tutta la sua arroganza,  pretendendo che tutti debbano seguire ciò che lui vuole senza controbattere e questo atteggiamento sta irritando più di un alleato. Oggi è stata la Polonia a “mollarlo” ufficialmente, ma nei giorni scorsi ha avuto scontri verbali, con Elon Musk, Papa Francesco, il presidente del Brasile Lula e il numero uno dell’Onu Guiterres, che non hanno risposto, ma non sappiamo come possono averla presa.