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La Rai ci ripensa e per Zelensky a Sanremo niente collegamento video ma solo un testo letto da Amadeus

“Siamo in contatto quotidiano con l’ambasciatore Melnyk. Siamo giunti alla definizione dell’intervento del presidente ucraino ieri: non invierà un video, ma un testo che sarà letto sul palco da Amadeus”

È stato il direttore dell’Intrattenimento di prime time Rai Stefano Coletta, ieri mattina durante la prima conferenza stampa da Sanremo, a comunicare il cambio di rotta, che smentite di rito a parte, è avvenuto dopo le aspre polemiche all’ipotesi iniziale, che Zelensky intervenisse nella kermesse sanremese con un video messaggio, come già accaduto alla Mostra del Cinema di Venezia. L’annuncio di Bruno Vespa – che non ci sarà rimasto bene – fatto lo scorso 15 gennaio a Domenica In, è stato smentito. Il giornalista e conduttore di Porta a Porta, vero e proprio “ammiratore” di Zelensky disse: “Dopo aver parlato con Amadeus, gli ho potuto dire: Caro presidente, la aspettiamo nella serata finale”.

Una specie di “schiaffo” per Vespa, un po meno per Amadeus, che di tutto questo clamore ne avrebbe fatto volentieri a meno e in Rai, gettano acqua sul fuoco e assicurano che la decisione di inviare una lettera e non un videomessaggio è stata presa giovedì scorso dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyke, comunicata al direttore dell’Intrattenimento Prime time Stefano Coletta, che con il diplomatico aveva già qualche giorno intavolato una trattativa sul tenore del contributo previsto al clou dell’evento nazionalpopolare più atteso della tv.

Amadeus ovviamente ha confermato le parole di Coletta:Una marcia indietro? “Zelensky non aveva detto ‘sarò in presenza o in video’. Lo abbiamo pensato noi, poi attraverso l’ambasciatore abbiamo saputo che aveva piacere di scrivere una lettera e che io fossi portavoce sul palco dell’Ariston”.