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La Russia avrebbe cominciato a usare i droni Geran-3 in Ucraina: “Invisibili ai radar, velocissimi e con 300 kg di esplosivo”

“Praticamente sono missili”, per gli esperti russi infatti l’unico modo per fermare il nuovo drone Geran-3 è usare un costosissimo missile Patriot da oltre 2 milioni di dollari l’uno, tutti gli altri sistemi di contraerea sono infatti inutili contro l’UAV stealth che viaggia a oltre 500km/h

Drone Geran-3 / Shahed 238

Il drone Geran-3 promette di essere un incubo per Kiev e stando alle dichiarazioni sulla carta, ha tutte le probabilità di diventarlo davvero: il nuovo “geranio” di Mosca pare infatti molto pericoloso e ben più grosso, sofisticato e potente rispetto al precedente modello originato dai droni iraniani Shahed 136. Lo scrive Rossiyskaya Gazeta, pubblicazione ufficiale del governo della Federazione Russa. 

Il Geran-3 non è una semplice evoluzione del Geran-2 – già ampiamente usato in Ucraina e con risultati militari importanti per Mosca -, ma un nuovo drone completamente diverso dal precedente: se infatti il Geran-2 arrivava a velocità vicine – ma spesso inferiori – a 200 km/h – usando propulsione ad elica – e il peso della testata di combattimento era di 50 kg, il Geran-3  raggiunge invece velocità di ben 500 km all’ora – pare che utilizzerà non più un motore ad elica, ma uno a reazione –, con un peso di combattimento – ossia con testata esplosiva – aumentato a 300 kg e un “potere distruttivo pari a quello di un missile”, scrive la fonte governativa russa. Giornalisti militari russi lo hanno già paragonato ai droni sovietici Tupolev Tu-141 Strizh, anche se “molto più compatto”, considerato che comunque il peso al decolo del nuovo geranio si avvicina alla tonnellata.

Ma non solo, il Geran-3 viene costruito con elementi in speciale materiale composito e verniciato con una vernice di colore nero e radioassorbente, ossia capace di assorbire le onde usate dai radar della contraerea per scovare gli oggetti nemici in volo. Il risultato è che il Geran-3 promette di essere praticamente invisibile di notte – essendo nero – e impossibile da intercettare per la maggior parte dei radar.

“Maggior parte” perché la stessa Mosca prevede che i Geran-3 possano essere abbattuti, ma solo da armi ad alta tecnologia, come i sofisticatissimi sistemi missilistici Patriot, il cui costo per singolo missile si aggira tra i 2 ed i 4 milioni di dollari, un salasso per Kiev e NATO. Del tutto evidente quindi che se il Geran-3 dovesse essere schierato in Ucraina seguendo la stessa tattica del modello precedente – ossia lanciati a flottiglie – gli ucraini avranno enormi difficoltà nel fermare gli attacchi. Al momento sembra che sia stato già usato contro le infrastrutture di Kiev e con successo, ma probabilmente siamo ancora alla fase dei “test”, dato il numero limitato dispiegato da Mosca.

L’ultima domanda a cui rispondere pare ora quella di capire da dove salti fuori questo Geran-3: Mosca non è stata chiara sulla questione e del resto anche attorno al Geran-2 c’è reticenza nell’accostarlo allo Shahed 136, tuttavia anche in questo caso il Geran-3 altro non è che il gemello russo del drone iraniano Shahed 238.