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Lampedusa. Donna si sente male in mare, poliziotti si tuffano per salvarla: ma muore in ospedale


Una donna che faceva il bagno con un amica si sente male, due poliziotti sentono la richiesta di aiuto e si tuffano in mare riuscendo a portarla a riva, ma muore in ospedale

È accaduto il 3 ottobre scorso, nella spiaggia della Guitgia, a Lampedusa. Due poliziotti, Riccardo Pagnottella e Luigi Caggiano, in servizio a Lampedusa per controlli sull’immigrazione clandestina, liberi dal servizio, erano distesi sulla spiaggia della “Guitgia” per qualche ora di relax. Improvvisamente sentono una donna 72enne in acqua gridare, che chiedeva disperatamente aiuto. I due agenti, esperti nuotatori, si tuffano immediatamente in mare e dopo avere nuotato per circa 100 metri, raggiungono la bagnante. Ma in difficoltà non era la donna che chiedeva aiuto, ma un’altra signora che galleggiava priva di sensi accanto a lei.

Luigi Caggiano, con non poche difficoltà, riusciva ad agganciare la donna sostenendogli il capo fuori dall’acqua e a trascinarla a riva, aiutato dall’altro agente Riccardo Pagnottella. Operazione non facile a causa della distanza dalla riva e della particolare conformazione del fondale. Arrivati sulla spiaggia però, Luigi Caggiano, stremato dalla fatica, avendo ingerito acqua durante l’azione di soccorso, accusa un malore e si accascia a terra.

L’agente Riccardo Pagnottella, specializzato in manovre di rianimazione BLS-D, aiutato da un Ufficiale della Guardia Costiera e da un’infermiera professionale del 118, che si trovavano sulla spiaggia, hanno praticato un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, nel disperato tentativo di strappare la donna dalla morte. Manovre applicate ininterrottamente sino all’arrivo dell’ambulanza del 118 che ha trasportato la malcapitata presso il Poliambulatorio dell’isola, dove però nonostante le cure prestate, è deceduta.