Non sarà facile per il cancelliere tedesco fare approvare all’unanimità la proposta di destinare i profitti dagli asset russi congelati a Kiev: L’Austria è contraria
I leader dell’Unione europea a Bruxelles, da oggi alle 13.00 – scrive Reuters- discutono come utilizzare i miliardi di euro di profitti, derivanti dalle attività finanziarie russe congelate, per acquistare armi per l’Ucraina. La proposta per passere deve essere approvata da tutti i 27 leader degli Stati membri dell’UE.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al consiglio europeo a Bruxelles ha detto che “l’utilizzo dei profitti degli asset russi immobilizzati è un piccolo ma importante elemento fondamentale”, aggiungendo che le entrate dei profitti dagli asset russi congelati “possono essere utilizzate dall’Unione europea e, a mio avviso, innanzitutto per avere l’opportunità di acquisire le armi e le munizioni di cui l’Ucraina ha bisogno per la propria lotta difensiva”.
Ma raggiungere l’unanimità non sarà cosa facile, a parte i soliti noti, Ungheria e Slovacchia, anche il Cancelliere austriaco Karl Nehammer si è detto scettico sulla proposta tedesca di usare i proventi dei beni congelati russi per l’acquisto di armi e munizioni per la difesa dell’Ucraina. Ha sottolineato che è importante per l’Austria, in quanto paese neutrale, garantire che questo denaro non venga destinato ad armi e munizioni e ha aggiunto di ritenere ragionevole la proposta originaria di questi proventi per la ricostruzione.
La questione è stata affrontata anche dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel suo quotidiano colloquio con i cronisti. Peskov ha affermato che Mosca utilizzerà tutti i possibili meccanismi giudiziari e anche “altri metodi” per rispondere alla confisca dei proventi dai suoi capitali congelati in Europa, che l’Ue per destinarli a Kiev.
Redazione Fatti & Avvenimenti