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Le pensioni più basse d’Italia nell’agrigentino, altro primato “negativo”: l’8.54% dei pensionati percepisce 249 euro mensili


In provincia di Agrigento, continuiamo ad accumulare primati, ma purtroppo in negativo,ormai ad essere ultimi, un po in tutte le classifiche, siamo diventati imbattibili.

inps-anziani

Siamo la provincia più povera, la meno vivibile, quella con il più alto tasso di disoccupazione ed oggi siamo ultimi anche sul fronte previdenziale: i pensionati della provincia di Agrigento, sono quelli che percepiscono meno in Italia.

La speciale classifica è stata pubblicata dal “Il Sole 24 Ore”. Secondo il noto giornale di finanza e economia, la provincia di Agrigento si piazza al 110°, che è di fatto l’ultimo posto.

I dati relativi alle retribuzioni Inps, sono stati elaborati dallo Spi-Cgil di Agrigento. Secondo questa analisi, i pensionati costituiscono il 26,55% dell’intera popolazione dell’agrigentino e il reddito procapite mensile per il 90,93% degli aventi diritto, non supera 1.000 euro.

I pensionati in provincia sono complessivamente 120.521, su una popolazione di 454.002 abitanti. Di questi, 37.756 percepiscono pensioni di vecchiaia; 16.194 d’invalidità; 26.309 superstiti; 13.116 pensioni assistenziali; 27.146 invalidi civili.

Detta così non sembra una notizia catastrofica, ma la situazione cambia, analizzando nel dettaglio il reddito pensionistico per categoria.

Il dato più allarmante coinvolge l’8.54% dei pensionati dell’Agrigentino, pari a 10.236 persone, che percepiscono un misero 249 euro al mese.

Un altro 27.39%, che equivalgono a 32.818 persone, rientra in una fascia che va dai 250 ai 499 euro.

Poi c’è la fascia che considerato il contesto, possiamo definire i “poveri fortunati”, che sono il 47.96%, pari a 57.464 persone , che percepiscono una pensione che varia tra 500 e 749 euro.

Infine, sempre in relazione al contesto, i “benestanti”, che sono appena il 7.04%, pari a 8.436 persone, che ricevono una pensione che varia da 750 a 1000 euro al mese.

Poi rimane quel 9,07%, che percepisce oltre 1000 euro mensili… una piccola percentuale di fortunati “paperoni”.