⦿ Ultim'ora

Legge & Diritto. Nuovo codice strada: Autovelox, per più multe sullo stesso tratto di strada se ne paga solo una

La riforma del Codice della Strada 2024 che lo scorso settembre ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri, ora è all’esame del Parlamento: ecco tutte le novità

Autovelox. Approvato l’emendamento nel caso si prendono più multe sullo stesso tratto di strada

“Nel caso in cui si prendano più multe per autovelox nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevoli”.

L’emendamento è stato approvato nel corso dell’esame parlamentare della riforma del Codice della strada, ha spiegato la relatrice del provvedimento Elena Maccanti della Lega.

I neopatentati potranno guidare auto più potenti anche nei primi 3 anni dal rilascio della patente

La svolta per i giovani alla guida arriva da uno degli emendamenti alla riforma del Codice della Strada approvati in commissione Trasporti alla Camera. In realtà, come ha specificato il Mit, il divieto per i neopatentati di mettersi alla guida di auto di grossa cilindrata resta fino a 3 anni dal conseguimento della patente, ma si alza il limite di potenza in modo da tener conto della cilindrata di un’autovettura di media potenza. Secondo il Mit, si tratta di una norma di buonsenso, inserita in un emendamento del gruppo misto, per permettere ai neopatentati di usare l’auto di famiglia di media cilindrata.

Legge & Diritto è una rubrica a cadenza quindicinale.

Dunque, la nuova norma contenuta nell’emendamento stabilisce, per i primi 3 anni di patente, il divieto di guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW. L’attuale Codice prevede invece il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture. Il ddl di riforma aveva allungato il divieto da 1 a 3 anni lasciando invariate le potenze dei mezzi dopo l’incidente causato dagli youtuber romani alla guida di una Lamborghini.

Nuova stretta per chi veiebe sorpreso col cellulare alla guida

Un emendamento presentato dal Pd e riformulato dal governo stabilisce la sospensione della patente da una settimana a 15 giorni per chi viene trovato al volante mentre parla al cellulare. La commissione Trasporti della Camera il 21 febbraio ha infatti dato il suo ok, dopo che i deputati hanno terminato di esaminare i 770 emendamenti presentati in sede referente al ddl di riforma del Codice della strada. Dunque, se la proposta passerà il vaglio dell’Aula e poi del Senato il primo marzo, un ulteriore giro di vite si aggiunge alle restrizioni già previste dal ddl.

Ma cosa prevede esattamente l’emendamento? Nella nuova formulazione dell’articolo 17 del ddl di riforma del Codide della strada viene stabilito che il conducente “beccato” a parlare al cellulare mentre sta guidando incapperà nel ritiro della patente per una settimana se avrà almeno 10 punti caricati sulla stessa. Nel caso, invece, i punti patente siano inferiori, la sospensione sarà di 15 giorni. Se l’utilizzo del cellulare è causa o concausa di un incidente o è la ragione per la quale un altro veicolo finisce fuori strada, i tempi della sospensione breve vengono raddoppiati. Di fatto, si inasprisce quanto l’articolo 173 del Codice già prevede, ovvero la sospensione della patente da 1 a 3 mesi in caso di recidiva nel biennio. «Ora, se dopo la Camera il Senato approverà questo testo, è già dalla prima violazione e rientra tra i casi di sospensione breve», come ha spiegato Elena Maccanti (Lega), relatrice del provvedimento.

Ma la “stretta” agli automobilisti indisciplinati, annunciata nei mesi scorsi a gran voce da Matteo Salvini, diventa sempre più soft, anche sul fronte dell’uso del cellulare alla guida

Nel testo originario del ddl di riforma del Codice della strada erano state aumentate le sanzioni amministrative per chi veniva beccato al volante mentre parlava al telefono o chattava, con multe da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.697 euro. Ma grazie all’emendamento approvato, a prima firma di Maurizio Lupi, l’importo viene ridotto da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro. Si allenta anche la stretta prevista sui recidivi: la multa passa da una forchetta compresa tra 644 e 2.588 euro ad una forbice tra 350 e 1.400 euro. Resta la previsione di sospensione della patente.

Stretta su droghe e neopatentati che riguarda la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti

Un emendamento approvato l’ha parificata – negli accertamenti – a quello per la guida in stato di ebbrezza. Basterà un controllo per far scattare la sanzione (con le vecchie regole l’assunzione di sostanze andava dimostrato). Altra novità, comparsa tra gli emendamenti al disegno di legge definitivamente licenziato in Commissione Trasporti alla Camera, è quella che impedisce a chi aspira al conseguimento delle patenti AM, A1, A2 e A di poter trasportare un passeggero. «Si tratta di una norma di buon senso», dicono da Fratelli d’Italia. «È assurdo che fino ad oggi chi si esercitava con foglio rosa, e quindi principiante, potesse portare con sé una persona a bordo, mettendo in pericolo sé e l’altra persona», ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia Gaetana Russo.