Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha chiesto un finanziamento aggiuntivo alle somme già destinate, fino al 31 dicembre 2017, per i servizi in favore degli studenti affetti da grave disabilità che frequentano le scuole medie superiori della provincia.
La richiesta di ulteriori fondi è stata inoltrata al competente Assessorato Regionale per scongiurare un’inevitabile interruzione dei servizi in questione che peraltro non sono più di competenza delle ex province ora Liberi Consorzi.
Il Libero Consorzio, inoltre, non avendo più la piena titolarità della relativa funzione dopo l’approvazione della legge regionale del 5/12/2016 n.24, non ha più quella autonomia finanziaria che consentirebbe di integrare legittimamente le risorse assegnate.
Si tratta di uno stanziamento, quello regionale per il 2017, decisamente inferiore alla richiesta inviata dal Libero Consorzio comunale di Agrigento.
Queste somme già impegnate serviranno per il servizio relativo all’assistenza cosiddetta specialistica per circa 200 studenti, comunemente chiamata di autonomia e comunicazione e quella igienico sanitario nelle scuole di competenza dell’Ente, oltre a garantire il trasporto ad oltre 85 alunni affetti da grave disabilità.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.