“La guerra in Ucraina è la prova dell’incapacità di questa organizzazione e della comunità internazionale, che scommette più sulle armi che sulla pace”
Lo ha affermato davanti all’Assemblea generale dell’Onu, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. “Non ci sarà prosperità senza pace”, perché “i conflitti armati sono un affronto all’umanità” e promuovere “una cultura di pace è un obbligo di tutti”, ma “non tutti se lo assumono”, ha dichiarato Lula, che ha insistito sulla necessità di portare Russia e Ucraina al tavolo delle trattative.
“E’ inquietante che esistano vecchie controversie irrisolte e che stiano emergendo nuove minacce”, ha affermato Lula, citando anche i numerosi conflitti che persistono in Medio Oriente, Africa e altre regioni del mondo. La guerra in Ucraina, secondo Lula, “denuncia la nostra incapacità collettiva di far rispettare i principi dell’Onu”.
“E’ difficile raggiungere la pace, ma nessuna soluzione è duratura se non è basata sul dialogo. Molto viene investito in armi e poco in sviluppo”, ha aggiunto il presidente brasiliano, che infine ha concluso: Il Brasile è contro “ogni tentativo di dividere il mondo in due blocchi e tornare alla guerra fredda”.
Redazione Fatti & Avvenimenti