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Lotti ex ASI. Mandracchia: ”No alla disinformazione”


Apprendiamo basiti che l’approvazione della proposta di deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 15.09.2016 susciti interesse solo dopo l’approvazione da parte dell’organo consiliare.

Paolo-Mandracchia

“Dispiace essere tacciati d’insensibilità e di non avere a cuore le sorti e le esigenze degli artigiani Saccensi. Riteniamo corretto non gravare sul resto della collettività un costo che dovrebbe essere sostenuto solo dai reali beneficiari. – dice oggi il consigliere Paolo Mandracchia di Si – C’eravamo chiesti com’è stato determinato il prezzo a metro quadro delle aree da destinare alle attività terziarie e produttive e gli uffici hanno fornito un prospetto nel quale si evince che per la realizzazione dei venti lotti, che hanno una superficie di circa 1000 mq ciascuno, sono state sostenute le spese di seguito descritte”.

“Il progetto – spiega ancora il consigliere – ha avuto un costo complessivo di 4.188.000, di cui 3.240.000 a carico della Regione Siciliana ed euro 947.550 quota di compartecipazione a carico del Comune di Sciacca.

Alla quota di compartecipazione sono stati sommati gli interessi dei mutui che sono stati accesi con la CC. DD. PP. e alla fine di tutto il procedimento il Comune di Sciacca ha sostenuto un costo complessivo di euro 1.133.603,60 che diviso i 18.700 mq di aree determina il prezzo di 60 euro a metro quadro.

Il Consiglio Comunale ha approvato la proposta di delibera all’unanimità dei presenti consapevole che non si può far gravare i costi di un beneficio specifico sull’intera collettività.

Ci rendiamo conto – osserva Mandrachia il conclusione – che oggi a causa della crisi che colpisce anche gli artigiani saccensi pagare 60.000 euro per un lotto potrà sembrare una cifra sproporzionata ma si dovrà considerare che oltre alla superficie vi è in piena disponibilità la realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione primaria e secondaria ( strade-rete idrica e fognaria-illuminazione pubblica etc. ).

Vestirsi da difensore valoroso degli artigiani non serve, in primis perché i lavori consiliari si sono celebrati nel rispetto delle regole e quindi bastava essere presenti direttamente o tramite il proprio gruppo consiliare e poi perché la proposta di delibera è all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale dal 20 ottobre u.s. e ancor prima era stata trasmessa alle Commissioni Consiliari per l’espressione del parere.

Sono passati due mesi dall’inserimento all’Odg alla data di trattazione in Consiglio Comunale, tutti i Consiglieri comunali che avevano la soluzione al problema avrebbero potuto agire”.