Sean Gulino“Siamo di fronte a scelte importanti e non possiamo che condividerle coi Cittadini. Per questo motivo svolgeremo alcuni open day con lo scopo di invitare i Saccensi a partecipare, a diventare parte attiva, a riappropriarsi della facoltà di scegliere e programmare il futuro della nostra città”.
Così oggi l’assemblea del M5S di Sciacca, che in vista delle prossime comunali, si apre alla cittadinanza per raccogliere ed inglobare le migliori forze della società civile.
“La nostra iniziativa si chiama “La Sciacca che vorrei” e si svolgerà durante i primi tre fine settimana del prossimo mese di Febbraio. – dicono – Attraverso banchetti itineranti consulteremo i Cittadini sul programma elettorale e gli chiederemo di esprimere la loro opinione e avanzare suggerimenti. I Cittadini potranno inoltre tracciare un profilo del portavoce candidato a sindaco o darne indicazione”.
“Era nell’aria e ne avevamo gia parlato, – interviene oggi il leader del 5Stelle saccense, l’on. e Capogruppo all’ARS Matteo Mangiacavallo – poi discutendone in assemblea le idee si perfezionano e si portano avanti. Non le chiamiamo primarie e non saranno primarie. È una consultazione dei cittadini sul programma e sui candidati del M5S. C’è molta attenzione su di noi e non la nascondiamo. Il gruppo sta lavorando per fare le scelte migliori e vogliamo che queste scelte siano condivise coi saccensi.
Non siamo soli e non saremo soli anche perché se vogliamo amministrare la città dobbiamo essere “tutti”. – spiega Mangiacavallo – Sul nome del candidato a sindaco. Molti mi fermano per strada e mi dicono “sciglitilu bonu” e noi vogliamo sceglierlo “bonu” accettando tutti i suggerimenti che la gente vorrà darci. Chi verrà a trovarci ai nostri banchetti avrà la possibilità di esprimere la sua preferenza o darci delle indicazioni.
Già questa credo che sia una grande novità per Sciacca. Qualcuno vi ha mai chiesto, oltre alla “Sciacca che vorreste”, “il sindaco che vorreste”? Con le primarie, in passato, vi hanno fatto scegliere tra il bianco e il nero e basta, noi offriamo alla cittadinanza tutto l’arcobaleno dei colori. Avranno i nomi di chi partecipa alle nostre riunioni ma potranno suggerircene altri. Non dimentichiamoci di un aspetto in particolare. Il movimento non vuole, non accetta e non propone deleghe in bianco. Vuoi votare il M5S? Allora devi partecipare, devi diventare parte attiva. Chi sarà il prossimo sindaco di Sciacca?
Con il M5S il sindaco di Sciacca sei “tu”, ognuno di noi lo sarà, ci saranno 40.000 sindaci a Sciacca, chiaramente rappresentati da una sola persona, quella “buona”, quella “giusta”. Stiamo aggregando tutte le parti migliori di Sciacca, tutta la società civile, il mondo dell’associazionismo in un solo unico progetto. Mettiamo insieme la buona e la nuova politica ovvero tutti coloro che vogliono spendersi per il bene comune, e spendersi significa “partecipare”. La vecchia politica la lasciamo a chi in questo momento è alla ricerca di voti. I voti appartengono alla gente ed è la gente che ne dispone, non appartengono ai politici. Lavoreremo sulle buone idee e tutti coloro che vogliono sposare questo progetto sono ben accetti. Li aspettiamo ai nostri banchetti di Febbraio per scegliere il futuro di Sciacca insieme e per puntare “in alto” insieme”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.
